Si apre un’altra inchiesta a carico della Regione Campania per aver elargito, in maniera non corretta, ingenti fondi pubblici a strutture private durante l’emergenza Covid.
Dopo le due inchieste della Procura di Napoli riguardo gli appalti per gli ospedali Covid fantasma, ora – spiega Il Giornale – si apre una terza inchiesta a carico della Regione Campania. Infatti la Corte dei Conti sta indagando circa i fondi pubblici elargiti a strutture private durante l’emergenza Coronavirus. L’inchiesta è scattata dopo il caso di una clinica di Benevento che avrebbe ricevuto dalla Regione guidata da Vincenzo De Luca ben 3 milioni e 300 mila euro per l’utilizzo di tre posti letto durante la fase più critica della pandemia. A quel punto le Fiamme Gialle hanno iniziato una serie di accertamenti. Al momento – riferisce la Repubblica – è venuta fuori una informativa di circa 700 pagine che ha fatto emergere quasi 20 milioni di euro di pagamenti illeciti per prestazioni non rese. In pratica è emersa un’intesa – stipulata tra la Regione Campania e la sanità privata – per poter usufruire di posti letto aggiuntivi durante l’emergenza. Fino a qui nulla di strano. Ciò che è saltato all’occhio dei magistrati è stato un punto in base al quale la Regione avrebbe dovuto “pagare il 95% del budget mensile assegnato ogni anno alle singole cliniche, a prescindere dal valore reale della produzione”. In poche parole i privati si garantivano introiti certi anche senza l’utilizzo effettivo dei posti letto.
La legislazione emergenziale prevedeva, sì, la collaborazione tra pubblico e privato per aiutare soprattutto gli ospedali a non collassare durante il periodo più critico dell’emergenza sanitaria. Tuttavia questi accordi tra pubblico e privato – secondo la legislazione – dovevano avvenire utilizzando i budget tradizionali. In Campania, invece, i privati venivano remunerati semplicemente per offrire la disponibilità dei posti, anche se nel concreto quei posti non venivano utilizzati da alcun paziente Covid.
Solo qualche giorno fa il governatore Vincenzo De Luca, – riferisce l’Ansa – parlava di strumentalizzazione politica per screditare l’immagine della sua Regione: “Il fatto che la Campania abbia dato prova di efficienza, di concretezza e di coraggio amministrativo è una cosa che non è ancora stata digerita da tutti in Italia”. Ma ora una terza inchiesta potrebbe travolgerlo.
Samanta Airoldi
Fonte: Il Giornale, Repubblica, Ansa
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