L’infettivologo del San Martino di Genova, il dottor Matteo Bassetti, demolisce il mito che il Covid provenga più da chi si sposta per lavoro che dai migranti che arrivano con i barconi.
I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi tornano a salire e raggiungono quota 12.924 registrano un incremento di 230 persone. Nelle ultime ventiquattro ore 3 morti che portano il totale a 35.190. Il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 201.642 segnando una crescita di 319 unità. I ricoverati sono 779, +17 rispetto a ieri mentre in terapia intensiva 42 assistiti, come ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 249.756, + 552 rispetto a ieri.
Il Coronavirus continua a dividere il mondo degli esperti. Da una parte troviamo chi – professor Alberto Zangrillo in primis – sostiene che il virus ormai abbia perso quasi tutta la sua forza e, dunque, sotto il profilo clinico non esista più. Dalla sponda opposta troviamo invece la schiera di medici – professor Massimo Galli in primis – che ribadiscono che il Covid è ancora tra noi e non ha affatto perso forza. E il professor Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, nei giorni scorsi – in piena sintonia con la renziana Maria Elena Boschi – aveva spiegato che il problema non sono i migranti positivi perché c’è ancora molto più virus tra gli italiani di quanto ne circoli tra chi sbarca sulle nostre coste. Ma, anche su questo aspetto, il mondo scientifico pare non essere d’accordo. Infatti pochi giorni fa – riporta Il Messaggero – il dottor Matteo Bassetti, infettivologo presso il San Martino di Genova, ospite ad Agorà Estate su Rai 3 ha dichiarato: “Il virus è democratico e viaggia tanto in business class quanto sui barconi”. Il medico ha spiegato la necessità di fare maggiori controlli su chiunque arrivi in Italia da paesi dove la situazione è particolarmente critica. Infatti il Ministro Speranza ha emanato un’ordinanza che vieta gli ingressi da chi proviene da 13 Paesi bloccando anche i voli da e per queste nazioni. Tuttavia anche l’Africa da cui gran parte dei migranti provengono è, attualmente, a rischio. Infatti ha raggiunto quasi 1 milione di casi e i morti sono poco meno di 21.000. “Tutti coloro che arrivano da Paesi dove non si sa come sta andando l’epidemia, dovrebbero essere immediatamente testati con i tamponi e poi messi in quarantena per due settimane”.
L’infettivologo, però, non ha tenuto conto di una questione: purtroppo, a volte, i migranti fuggono dalle strutture di accoglienza dove sono sottoposti a quarantena. E’ quanto accaduto nelle scorse ore in Basilicata dove – riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno – oltre 20 immigrati sono scappati dal centro di accoglienza di Ferrandina, in provincia di Matera. A quanto pare, per fortuna, tra i fuggitivi non c’è nessuno di positivo al Covid. Mentre all’interno della struttura ve ne sono 20 risultati positivi. I migranti sono arrivati in Basilicata dalla Sicilia dove, ad un primo esame, erano risultati tutti negativi.
Samanta Airoldi
Fonte: Il Messaggero, La Gazzetta del Mezzogiorno, Ministero della Salute
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