Il Ministro degli Affari regionali Francesco Boccia fa i conti sull’attuale correlazione tra positivi al Coronavirus e migranti. E sembra, solo in apparenza, dare ragione a Maria Elena Boschi.
Non sono i migranti a portare il Coronavirus in Italia, ma gli italiani a portare il Coronavirus in Africa. Questo, in sostanza, l’ultimo delirio di Maria Elena Boschi, supportato dall’infettivologo Massimo Galli. Ma ad intervenire sulla correlazione tra Covid e sbarchi – questione aperta dall’ex Ministro dell’Interno Marco Minniti – ci pensa il Ministro Francesco Boccia. Tenta di placare gli animi, riferendo quelli che ad oggi sono i dati reali: “Il 75% dei positivi al Coronavirus sono italiani, contagiati da altri italiani”, dice Boccia in un’intervista al Corriere della Sera, criticando la linea di Matteo Salvini che “nega l’emergenza sanitaria e prova a riportare il Paese “nel clima a lui congeniale di odio e rabbia su sicurezza e immigrazione”.
Questo vuol dire, però, che il restante 25% dei positivi sono migranti. E’ quindi sbagliato guardare alle frontiere: l’incremento dei nuovi casi è dovuto a feste, aperitivi o a chi, tornato dall’estero, è andato in giro con i sintomi. I problemi non sono negli sbarchi, ma nelle spiagge, nelle discoteche affollate, nella movida. Tuttavia, l’Italia può essere presa a modello perché “se il 10% degli italiani persino nega il virus, il 90% rispetta le regole“, dice Boccia. che poi elogia il rigore e la prudenza del governo italiano. “Per fortuna il Paese è un modello nel mondo, come gli ultimissimi dati confermano. L’Italia è ultima in Europa per numero di contagi”, riferisce il Ministro.
Intanto, però, la situazione sulle coste continua a far preoccupare. C’è chi teme non solo per la stabilità del Paese, ma anche per la propria salute, considerato il periodo di emergenza sanitaria che il nostro Paese affronta da mesi. Sbarchi, trasferimenti e nuovi tentativi di fuga aggravano ancor di più una situazione già critica. Come informa Agi, sono 133 i casi positivi nel Centro di accoglienza dell’ex Caserma Serena di Casier, a Treviso. 315 i tamponi effettuati, 293 sui migranti e 22 sugli operatori. I positivi sono stati immediatamente isolati all’interno della struttura e la quarantena è estesa anche ai negativi. Sette positivi erano stati invece segnalati a Lampedusa, 17 a Pozzallo, almeno cinque dopo gli ultimi sbarchi in Sardegna. 386 complessivamente nelle ultime 24 ore, in rialzo per il terzo giorno di fila: ieri erano 289, martedì 212. Da oltre un mese non si registravano numeri così alti. Pesa l’aumento della Lombardia, passata da 46 a 88 casi, ma soprattutto il cluster di migranti positivi nel Trevigiano. E intanto Lampedusa è ancora città d’assedio, a causa dei mini e continui sbarchi che si susseguono ora dopo ora.
Fonte: Agi, Corriere
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