I membri del Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo non approvano la decisione di togliere l’obbligo di distanziamento sui mezzi pubblici. Accusano una certa parte politica di sottovalutare il virus.
Dal 31 luglio – riporta Rainews – i treni sembravano poter tornare a viaggiare con il 100% dei posti occupati. Niente più distanziamento tra i passeggeri dunque che , per quanto necessario per la sicurezza sanitaria, creava problemi a moltissimi pendolari costretti a prendere il mezzo ogni giorno per lavoro. In Lombardia la misura avrebbe, oltre ai treni, anche bus, metropolitane e la linea regionale Trenord. Rimaneva invece, l’obbligo d’indossare la mascherina sui mezzi..Ma gli scienziati del Comitato tecnico scientifico non sono d’accordo. Immediata – riferisce Huffington Post – la bocciatura del virologo Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza. Gli esperti temevano che abbassare la guardia in questo modo avrebbe potuto mandare in fumo tutti i sacrifici dei mesi scorsi e far salire nuovamente i contagi che, tuttavia, nelle ultime settimane hanno ripreso a crescere nonostante sui mezzi di trasporto vigesse ancora le regola del distanziamento sociale. Anche il presidente del Consiglio Superiore di sanità – nonché esponente di spicco del Comitato tecnico scientifico – Franco Locatelli, contrario alla fine del distanziamento su treni ha commentato: “L’Italia è in una posizione privilegiata rispetto all’Europa e al mondo intero.Ma non ci siamo arrivati per caso, è frutto di sacrifici e di un impegno comune”.
I membri del Cts temono che gli italiani si lascino troppo andare convinti che il virus – come alcuni medici sostengono – non esista più o abbia perso la sua potenza. Mentre – ribadiscono – non è così. E puntano il dito anche contro una certa parte della politica che, in un certo modo, indurrebbe gli italiani a stare meno attenti alle norme anti Covid e a non rispettare scrupolosamente le regole. Il virologo Fabrizio Pregliasco, ad esempio, ha asserito: “Se tutti avessimo fatto come dicono Sgarbi o Salvini, a quest’ora ci troveremmo nella stessa situazione degli Stati Uniti”. Tuttavia Matteo Salvini, questa volta non c’entra: la possibilità di tornare a far viaggiare i treni al massimo della loro capienza era, del resto, prevista da un Decreto firmato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 14 luglio.
In seguito alle polemiche sorte – riporta la Repubblica – il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che obbliga le compagnie ferroviarie a fare un passo indietro e a ripristinare il distanziamento sui treni: “È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine“.
Samanta Airoldi
Fonte: Rainews, Huffington Post, Repubblica