Il deputato della Lega Nicola Molteni difende il suo leader e sostiene che se Matteo Salvini andrà a processo allora ugual trattamento dovrebbe essere riservato al Ministro Luciana Lamorgese.
In prima linea nel difendere il suo “capitano”, il deputato della Lega Nicola Molteni – intervistato da Huffington Post – ha spiegato le ragioni per cui, a suo avviso, Matteo Salvini non dovrebbe essere processato per il caso Open Arms, la nave rimasta in mare per 9 giorni nell’agosto 2019. Il canturino – che durante il primo Governo guidato dal Premier Giuseppe Conte era proprio il sottosegretario di Salvini – ha sostenuto che l’ex Ministro dell’Interno, in quell’occasione, fece solo il suo dovere tutelando i confini e gli interessi nazionali. “Matteo Salvini andrebbe elogiato e non processato. Ha difeso le frontiere esterne e gli interessi nazionali. Ha fatto ciò che avevamo promesso in campagna elettorale e per cui i cittadini hanno votato”. Inoltre Molteni spiega che anche se mai esistesse una responsabilità per quanto accaduto, allora dovrebbe essere condivisa con gli allora ministri dei Trasporti e della Difesa che ai tempi erano i pentastellati Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta. Nonché con Palazzo Chigi, responsabile della redistribuzione dei migranti in Europa. Il deputato del Carroccio conclude, infine, ricordando che anche l’attuale capo del Viminale, il Ministro Luciana Lamorgese, nell’ottobre del 2019 lascio per dieci giorni in mare i 104 migranti a bordo della Ocean Viking: “Eppure verso Lamorgese non c’è stato lo stesso atteggiamento da parte delle Procure. Comportamenti identici sono stati valutati in modo diverso”.
Nel frattempo il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha sciolto ogni riserva: il suo partito voterà a favore dell’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini. L’ex Premier – riporta la Repubblica – ha dichiarato: “Salvini non agì per l’interesse pubblico. Noi dobbiamo rispondere alla domanda non se Salvini ha commesso reati o no, a questo risponderà la magistratura. Ma se ci fu interesse pubblico. E per me l’interesse pubblico non c’è nel tenere un barcone lontano dalle coste”.
Samanta Airoldi
Fonte: Huffington Post, Repubblica
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