L’ex Pm Gherardo Colombo ha annunciato la nascita di ResQ, un’associazione che presto porterà in mare una nave per il soccorso dei migranti nel Mediterraneo.
Gherardo Colombo, ex Magistrato del pool di Mani Pulite, oggi Presidente della Garzanti Editore, ha annunciato la nascita di una nuova associazione, denominata “ResQ-People Saving People”. La ResQ, ha l’obiettivo, tramite il crowdfunding, di portare nei prossimi mesi una nuova nave nel Mediterraneo che verrà utilizzata per soccorrere i migranti in difficoltà. Un progetto che inizialmente verrà a costare quasi un milione di euro: tanto servirebbe per una nave da 40 metri con 10 persone di equipaggio e 9 tra medici, infermieri, mediatori ma anche fotografi e giornalisti. Perchè, ha spiegato Colombo, l’obiettivo non è soltanto soccorrere ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. La ResQ si propone anche di portare le proprie future testimonianze nelle aule delle scuole, tra le piazze. Un piano che dovrebbe costare, nella sua interezza, quasi 2 milioni di euro e che dovrebbe partire forse a fine anno.
Colombo ha assicurato che al momento ci sono circa 130 soci e molti altri sono pronti a farsi avanti. In un’intervista rilasciata a Repubblica, l’ex Magistrato ha spiegato che, insieme alla nave, ci saranno anche due gommoni di appoggio, in modo da soccorrere in totale sicurezza i migranti. Una nave della società civile – così è già stata ribattezzata – che dovrò andare a rinforzare la presenza nel Mediterraneo. Ha spiegato Colombo: “Se uno annega lo devo salvare o no? Per rispondere non c’è bisogno di appellarsi alla morale, basta leggere la nostra Costituzione, che è all’opposto di ogni forma di discriminazione”. Il Magistrato ha spiegato di non volere entrare in alcuna polemica – specie nelle ultime ore con la crisi dei migranti in Sicilia – sia sui Decreti Sicurezza, ed eventuali modifiche, sia sui ricollocamenti che sui finanziamenti alla Guardia Costiera Libica. Il punto centrale, ha spiegato Colombo, è: “Salvare la gente in mezzo al mare”, anche se ammette che tutti questi sono problemi altamente connessi, che meritano certamente particolari attenzioni, se non vogliamo parlare di politiche apposite. Infine, come aggiunge La Stampa, Colombo, ha promesso che, almeno una volta, si imbarcherà sulla nave: “A bordo non sarò operativo, sarò al più un testimone. Un’esperienza forte nella direzione del fare qualcosa di concreto”.
Fonte: Repubblica, La Stampa