Il primario dell’ospedale Sacco di Milano, il professor Massimo Galli, ritiene del tutto inutili i banchi scolastici – molto costosi – voluti dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Ancora si continua a discutere sulle linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole prevista per il 14 settembre. Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sarà affiancata dal commissario Domenico Arcuri il quale, grazie alla proroga dello Stato di Emergenza fino al 15 ottobre, potrà acquistare tutti i dispositivi necessari senza ricorrere ai bandi e, dunque, in modo più celere. La pentastellata ha introdotto una novità al fine di garantire il distanziamento sociale tra gli alunni: banchi monoposto con le rotelle. Si tratta di banchi innovativi ma molto costosi: circa 30 euro cadauno. Infatti solo una minoranza dei dirigenti scolastici ha deciso di acquistarli mentre la maggior parte ha optato per banchi singoli più tradizionali e meno onerosi. Trattandosi di sicurezza sanitaria, sulla questione è intervenuto anche il primario dell’ospedale Sacco di Milano, l’infettivologo Massimo Galli. Il professor Galli – intervistato dalla rivista Avvenire – ha definito inutili questi banchi di ultima generazione: “Mantenere il distanziamento tra i ragazzi è impossibile e riempire le aule di banchi inutili è solo uno spreco. Servono dei protocolli sanitari per identificare in modo rapido eventuali soggetti infetti. serve riportare la medicina nelle scuole”. Secondo il primario del Sacco, infatti, il vero problema – di cui il Coronavirus ci ha fatto prendere atto – è stato il progressivo smantellamento della medicina territoriale nonché della medicina all’interno delle scuole. “Sono la medicina territoriale e quella scolastica che garantiscono la capacità vaccinale e, quindi, fanno prevenzione”.
Il professor Galli, contrariamente ad altri colleghi, resta fermamente convinto che il Covid non sia affatto clinicamente sparito e che le temperature estive non lo abbiano indebolito. Durante la trasmissione In Onda, condotta da Luca Telese su La7 – riporta Open – l’infettivologo ha dichiarato: “Il virus esiste e se ne frega dell’estate. Esiste in tutto il mondo e in Italia ne abbiamo ancora moltissimo. Questa è l’evidenza scientifica che solo i veri addetti ai lavori sostengono”. E riguardo ai negazionisti ha aggiunto: “Una minoranza rumorosa di colleghi che porta avanti una tesi contro ogni evidenza scientifica sulla quale non mi va di misurarmi”.
Samanta Airoldi
Fonte: Avvenire, Open