Le forze di Maggioranza sempre più scisse di fronte all’emergenza sbarchi. I Cinque Stelle chiedono di fermare i flussi ma si scontrano con l’opposizione dei Dem.
Mentre gli sbarchi proseguono, il timore che i casi tornino a sfiorare numeri allarmanti cresce. E’ stata appena approvata la proroga dello Stato di Emergenza voluta dal premier Giuseppe Conte ma le forze di Maggioranza – unite in questa decisione – tornano a scindersi quando si tocca l’argomento migranti. Da un lato i Cinque Stelle preoccupati in seguito alle numerose fughe di migranti dalle strutture adibite alla quarantena. I grillini considerano la sanatoria del Ministro Teresa Bellanova un incentivo alle partenze dall’Africa, incentivo che, in questo momento, rischia di far precipitare la situazione sanitaria. E pertanto – in sintonia con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio chiede di bloccare le partenze dalla Tunisia dove, attualmente, non vi sono guerre in corso. Il capo della Farnesina – riporta la Repubblica – da settimane scrive nelle chat private: “Sarà un inferno. Non possiamo permetterci di sottovalutare questi episodi”. Dall’altro lato i Dem ritengono inaccettabile anteporre la sicurezza sanitaria del Paese ai diritti dei migranti, specialmente dopo i due profughi recentemente uccisi in Libia dalla marina militare con cui l’Italia ha rinnovato il memorandum nel 2019. Il segretario del PD Nicola Zingaretti ha dichiarato: “Solidarietà e sicurezza sono valori che possono e debbono andare di pari passo”. E rimprovera gli alleati di non aver ancora permesso di mettere mano ai Decreti sicurezza. Addirittura il deputato Matteo Orfini accusa i pentastellati di voler mandare a monte ogni tentativo di modifica: “Stanno costruendo il terreno per mandare all’aria ogni modifica”. Ma nemmeno il Viminale – ritenuto da alcuni reo di appoggiare Di Maio nel voler mettere un freno alle partenze dalla Tunisia – è esente da critiche. Il Ministro Lamorgese è ritenuta da tutti colpevole di aver preferito i Centri di accoglienza a terra piuttosto che accettare che la Protezione civile pagasse le nave da crociera per la quarantena di chi sbarca sulle nostre coste. Intanto la numero uno del Viminale – riferisce Il Messaggero – ha annunciato l’impiego di alcune centinaia di militari per sorvegliare le strutture di accoglienza in modo da evitare nuove fughe. Ma il deputato Orfini non sembra soddisfatto e commenta: “Non è così che si risolve la situazione”. E su questo, forse, anche i Cinque Stelle sono d’accordo.
Samanta Airoldi
Fonte: Repubblica, Il Messaggero
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