Josè Alvarez, compagno da oltre 6 anni di Rocco Casalino, in una lunga intervista ha parlato dei movimenti sospetti sul suo conto corrente denunciati dalla stampa nei giorni scorsi. E assicura che il capo comunicazione di Palazzo Chigi non fosse a conoscenza delle sue speculazioni finanziarie.
Josè Carlos Alvarez, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, ha cercato di dare la sua versione dei fatti – e soprattutto di chiarire la posizione del suo storico compagno, il capo ufficio stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Rocco Casalino, dalla vicenda sugli strani movimenti sul suo conto in banca. Il quotidiano La Verità, ha riportato una segnalazione partita dalla banca dove Alvarez ha intestato una carta prepagata, all’ufficio antiriciclaggio della Banca Italia. L’istituto ha chiesto di verificare dei movimenti sospetti sul conto di Alvarez da 150.000 euro totali. Un conto che prima di allora non aveva certo fornito cifre simili. La bomba mediatica ha costretto Rocco Casalino ad intervenire, difendendo il compagno da una parte – sarebbe affetto da un forma di ludopatia – dall’altra per escludere alcun coinvolgimento diretto suo o di qualsiasi altro membro dello staff di questo Governo.
Per Alvarez tutta l’operazione mediatica – così la definisce – ha lo scopo di attaccare Rocco Casalino. Secondo l’uomo di origine cubana, l’obiettivo è chiaro: “Le notizie che sono trapelate hanno il solo scopo di screditare Rocco. L’obiettivo di tutto questo è costringerlo a farsi da parte”. Pur contraddicendo il suo compagno – Alvarez ha affermato di non soffrire affatto di una qualche forma di ludopatia – l’uomo ha fornito la sua versione dei fatti. Prima del lockdown, gestiva un locale in Via Argentina, ma la crisi lo ha costretto alla cassa integrazione. In quei mesi, sarebbe stato avvicinato, online, da un broker che gli avrebbe consigliato di investire nel petrolio – proprio in quei giorni in caduta libera e oggetto dei desideri del treding online – in vista di un nuovo aumento post-pandemia. Alvarez avrebbe varie volte, su consiglio dello stesso broker – di cui non è stata rivelata l’identità – varie somme di denaro, per un ammontare però che non supererebbe i 18mila euro. Tanti, infatti, sarebbero stati i risparmi – tutti persi – sulla carta prepagata, una cifra dunque ben lontana dai 150mila di cui si parlava.
Alvarez ha specificato, inoltre, che il direttore della sua banca non sarebbe stato a conoscenza di alcuna richiesta di chiarimenti sui movimenti partita proprio dallo stesso istituto. Alvarez si è difeso dunque dall’accusa di possibili investimenti nati su consiglio del suo compagno, che fa parte dello staff del Premier. Anzi, come spiega Il Fatto Quotidiano, Casalino, racconta, non avrebbe scoperto nulla fino a settimane dopo il crack finanziario. Infatti gli avrebbe detto, racconta, Alvarez: “Meno male che hai investito in petrolio e non in titoli italiani, sarebbe stata una tragedia”. Ora tra i due, proprio a causa di questa bomba mediatica, sarebbe scoppiata la crisi. Ci sono ancora molti punti oscuri nella vicenda, come la segnalazione alla Banca d’Italia, difficilmente arrivata per spostamenti da 18mila euro, diversificati in diversi mesi. Inoltre, c’è da chiarire la figura di questo broker: risulta difficile che Alvarez abbia investito quelli che – a sua parola – sono i risparmi di una vita, su consiglio di un uomo conosciuto online su un sito di pubblicità. Al momento non sono arrivate altre dichiarazioni da Rocco Casalino.
Fonte: Repubblica, Il Fatto Quotidiano
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