Due migranti del Sudan sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dalla marina libica mentre cercavano di fuggire dal campo di detenzione.
Due migranti sudanesi sono stati uccisi nelle ultime ore da militari della marina libica. A denunciare l’accaduto è stata l’Organizzazione internazionale per le migrazioni – riporta La Stampa – che parla anche di cinque feriti: “Due migranti sudanesi sono stati uccisi in una sparatoria in Libia dopo essere stati riportati nel Paese. L’Oim ritiene deplorevole questa violenza insensata e chiede che i migranti non siano rimandati entro i confini libici” – la denuncia lanciata dall’organizzazione tramite un post su Twitter. Non è tutto: l’Ong Proactiva dichiara che questo non è un caso isolato e che in altre occasioni le truppe libiche hanno aperto il fuoco sulle imbarcazioni dei profughi. I due migranti uccisi avrebbero perso la vita perché, temendo di finire in uno dei campi di raccolta libici, hanno tentato la fuga assieme ad altri, poi catturati dall’esercito. Le autorità libiche hanno sparato loro addosso con le armi da guerra, anche se nessuno dei sudanesi era armato o in grado di nuocere – secondo le fonti dell’Oim.
Two Sudanese migrants were killed in a shooting in Libya last night, after being returned to shore.
IOM deplores this senseless violence and reiterates its appeal for urgent action to end the return of vulnerable people to Libya: https://t.co/pOsq00sQqH pic.twitter.com/zMmYagXGNw
— IOM – UN Migration (@UNmigration) July 28, 2020
L’Oim rinnova l’appello già lanciato dalle Ong a non permettere alle autorità libiche di riportare le persone nel Paese, dove talvolta vengono maltrattate ed uccise in campi di detenzione. Molti di loro non sono nemmeno originari della Libia, come nel caso del gruppo di migranti che è stato coinvolto nella sparatoria. La responsabilità di queste morti per l’organizzazione grava sulla coscienza dell’Unione Europea: “La Libia non è un posto sicuro, bisogna ribadirlo: serve un sistema diverso per gestire l’emergenza e soprattutto le nazioni dell’UE devono assistere i paesi che si affacciano sul mediterraneo per impedire altre violenze”, si legge in una nota del comunicato – come riporta La Repubblica.
Alcuni deputati di Liberi e Uguali hanno proposto proprio questo mese di troncare la collaborazione con la marina libica che viene assistita dal nostro Paese nel recupero dei migranti. Il Dem Matteo Orfini – da sempre contrario agli accordi tra il Governo italiano e la marina libica – ha commentato sul suo profilo Twitter: “La Marina Libica ha fermato i migranti con tutti i mezzi possibili, comprese le armi. Noi li finanziamo per questo, siamo responsabili di un’orribile violenza”.
La guardia costiera libica ha ucciso due persone, dopo averle riportate a terra.
Al netto di tutte le ipocrisie di circostanza, è esattamente quello per cui la finanziamo: fermare i migranti con ogni mezzo.
Un orrore di cui il nostro paese è consapevolmente responsabile.— Orfini (@orfini) July 28, 2020
Fonte: Repubblica, La Stampa, Matteo Orfini Twitter