Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha commentato le ultime vicende sul fronte immigrazione, auspicando un maggiore intervento del Premier Giuseppe Conte sul tema.
La crisi migranti in Sicilia sta scuotendo la Maggioranza del Premier Giuseppe Conte. Negli ultimi giorni gli sbarchi sulle coste – spesso con piccole imbarcazioni – sono aumentati in maniera vertiginosa, mentre si registrano casi di fughe clamorose dagli hotpost dove i migranti sono stati trasferiti per trascorrere la quarantena. Notizie che hanno immediatamente spento il grande entusiasmo post-accordo Recovery, ed hanno riacceso un tema delicatissimo in cui l’Esecutivo spesso e volentieri inciampa. Nonostante i diversi annunci di rito, come le modifiche dei Decreti Sicurezza volute dal precedente Governo Gialloverde di Conte-Di Maio-Salvini, poco è cambiato sulle politiche migratorie tra il Governo Conte I e II, in particolare sulle strategie da adottare per le crisi dei migranti. Gli accordi di Malta, stilati dall’attuale Capo del Viminale Luciana Lamorgese, l’autunno scorso, si sono rivelati inefficaci su più fronti. In primo luogo il sostegno economico alla Guardia Costiera libica non ha dato i frutti sperati, mentre i Paesi Ue – anche prima della pandemia – non ha ottemperato agli accordi sui ricollocamenti. Infine, la stessa Malta si è dimostrata più volte ambigua nei confronti delle navi di migranti che entravano nelle proprie acque Sar, spesso spingendole verso le coste italiane.
Il fronte immigrazione è un punto caldissimo della politica – e per l’opinione pubblica del Paese – ma sul tema, raramente, il Premier Conte si è speso in prima persona. Dall’acuirsi della crisi la situazione è in mano al Ministro dell’Interno e nessun altro. Abbiamo spesso e volentieri assistito a sortite di ogni sorta del Presidente del Consiglio nei Ministeri del suo Governo, ma Conte si guarda bene dall’intervenire sul tale tema. In questo particolare periodo Conte è l’uomo che si occupa di tutto e centralità di Palazzo Chigi è venuta meno, paradossalmente, proprio quando è scoppiata la crisi. Un atteggiamento che ha irritato e non poco i leader dei partiti che compongono la Maggioranza. Il Partito Democratico ha più volte incalzato il Premier sul tema, invitandolo a sostenere Lamorgese e a difenderla dagli attacchi dei membri dell’opposizione. Nella giornata di ieri è arrivata anche la sortita del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha preso la palla la balzo per ricordare a Conte che è espressione di una Maggioranza che farebbe meglio a non contraddire in continuazione, specie sulla crisi migranti.
Come spiega Il Corriere della Sera, l’ex capo politico 5 Stelle, pur non nominandolo, si è riferito al Premier con queste parole: “Si tratta di una questione di sicurezza e di salute pubblica, è infatti dovere dello Stato di occuparsi del problema”. In particolare, Di Maio, si riferisce all’ambiguità del messaggio che si manda al Paese sulla crisi migranti quando da una parte – la sua assenza – lascia intendere che il Governo stia trattando la questione con una certa superficialità, mentre dall’altra l’Esecutivo è pronto a prorogare lo Stato d’Emergenza proprio per motivi di sicurezza della salute pubblica. Non solo, ci sono due diversi fattori politici: in primo luogo, come detto, ricordare a Conte che le critiche sono le critiche di tutti, e parallelamente, i successi dell’Esecutivo sono i successi di tutti. Il terzo punto è puramente elettorale: da una parte il M5S cerca di difendere i propri voti dalla spinta dei Dem che mira a cancellare l’operato del Governo giallo-verde, dall’altra non offrire, per tutta l’estate, a Salvini e al Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, il fianco su questo tema. Anche perchè alla fine del tunnel ci sono le regionali di settembre. La notizia riporta dal Corsera ha agitato le stanze di Palazzo Chigi, tanto che lo staff del Ministro è intervenuto per chiarire le parole del numero uno della Farnesina – riferisce Affari Italiani – che in realtà, si legge nel comunicato diffuso, auspicava un maggiore intervento del Governo unito sul tema, mentre personalmente Di Maio si sarebbe messo a disposizione di Conte per fronteggiare la crisi.
Fonte: Affari Italiani, Il Corriere della Sera
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