Coronavirus: il mistero dei migranti positivi ai test sierologici ma negativi al tampone

A Lampedusa venticinque migranti risultati positivi al test sierologico, sono poi risultati negativi al tampone per il Covid. Il sindaco Totò Martello lamenta i danni economici provocati all’isola.

In un recente interrogazione presentata dalla Lega durante il question time alla Camera – riporta Askanews – il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha assicurato che, al fine di tutelare la salute di tutti i cittadini, l’obiettivo del Viminale è sottoporre tutti i migranti a tampone. Ma ora il problema sembra essere l’affidabilità degli strumenti di verifica, ovvero tamponi e test sierologici. Infatti la scorsa settimana 26 migranti risultati negativi a Lampedusa, sono poi risultati positivi a Potenza. E a Lampedusa, invece – riporta Fanpage – succede che 25 migranti risultati positivi al test sierologico per il Covid, sono poi risultati negativi al tampone. L’errore è umano, certo, e gli strumenti forse sono ancora da perfezionare. Ma intanto a farne le spese è l’economia delle rispettive regioni che assistono ad un importante decremento del turismo. E se il governatore della Basilicata Vito Bardi ha dichiarato l’intenzione di sporgere denuncia contro il Viminale, il sindaco di Lampedusa Totò Martello attacca invece il sindacato di Polizia Fsp che, diffondendo la notizia dei migranti positivi, ha creato un danno al turismo dell’isola. “Se da un lato tiriamo un sospiro di sollievo dopo aver saputo che 25 persone non sono positive, dall’altro mi aspetto che le autorità competenti valutino gli estremi di procurato allarme che ha agito con grande superficialità provocando paura tra i turisti e un danno alla nostra economia”.

Il sindacato ha prontamente risposto alle accuse del sindaco Martello spiegando che i 25 esiti positivi erano stati confermati anche dalla Regione e dall’Asp. E’ stato inoltre ribadito che è necessario un intervento immediato del Governo per predisporre procedure, protocolli e sistemi organizzativi rapidi perché gli enti locali non possono essere lasciati soli nel gestire l’emergenza sbarchi che, spesso, si trasforma in emergenza sanitaria. “Il sindaco Martello ha male indirizzato la sua rabbia. Noi siamo dalla sua parte e da quella dei cittadini. Ma capiamo la sua esasperazione perché si trova in una posizione decisamente scomoda”. E la posizione del sindaco di Lampedusa si fa sempre più scomoda in effetti visto il ritmo degli sbarchi: nella notte sono arrivate sull’isola altre 114 persone. E l’hotspot è ormai al collasso con oltre 650 ospiti a fronte di una capienza di 95 posti.

Samanta Airoldi

Fonte: Fanpage, Askanews

Gestione cookie