In Cdm il Ministro del Tesoro ha spiegato che lo scostamento di Bilancio impone un nuovo intervento e nuovi fondi che potrebbero arrivare dal Mes. No di M5S.
Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – spalleggiato dal Partito Democratico – nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri, in cui si è discusso dello scostamento in deficit del Bilancio 2020 da 25 miliardi di euro, ha aperto il fronte interno sulla possibilità da parte dell’Italia di accedere al fondo Mes. Lo scrive Il Sole 24 Ore, che cita alcuni passaggi dell’intervento di Gualtieri in Cdm. Il Capo del Dicastero del Tesoro ha spiegato che un nuovo scostamento di Bilancio – il terzo dall’inizio della pandemia – non potrà essere supportato dalle casse dello Stato senza attingere dai fondi del Mes. Una proposta che era stata avanzata anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che vorrebbe però utilizzare i fondi – legati dalla condizionalità delle spese sanitarie – per andare a rimpolpare le casse delle Regioni- che hanno anticipato i costi dei Covid Hospital – e che si preparano ad ampliare i reparti degli ospedali in vista di autunno. Gualtieri, invece, vorrebbe utilizzarlo per coprire le spese già messe in uscita nel Bilancio.
Il Ministro delle Finanze, che gode del sostegno del PD, Italia Viva e Leu, ha dovuto però scontrasi con il muro eretto dal Movimento 5 Stelle. Grillini che hanno a loro modo risposto all’appello di Gualtieri votando un emendamento proposto dalla Lega per respingere l’attivazione proprio del Mes. Per i 5 Stelle l’argomento è un vero e proprio tabù, da non sottoporre mai all’elettorato e il cui dossier non dovrà mai arrivare sul tavolo del Cdm. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, uomo tra l’altro di fiducia del Premier, ha risposto durante la riunione a Gualtieri che il tema non andava toccato, dal momento che: “Stiamo festeggiando il Recovery Fund”. Un assist all’ala Dem del Governo arriva anche dal Presidente della Commissione Europea per l’Economia ed ex Premier Paolo Gentiloni, che dalle colonne di Repubblica, ha ricordato che i fondi del Recovery saranno disponibili soltanto nella seconda metà del 2021 – il 70% del totale – mentre, il 10% di anticipo prefinanziato – ovvero 20 miliardi – non servirà a tappare la manovra estiva in deficit da 25 miliardi di euro.
Per questi motivi, Gentiloni, ha chiesto al Governo di prendere Mes. Ha spiegato l’ex Presidente del Consiglio: “L’Ue dovrà approvare diverse tasse, per rimborsare il debito comune tra il 2026 e il 2056. In caso contrario, i singoli paesi si ritroveranno a dover restituire i soldi”. Il Mes potrebbe essere, sostiene Gentiloni, un prestito a buoni titoli per il nostro Paese: “Se c’è un Paese in Europa che può trarre vantaggio da questi prestiti è l’Italia, è chiaramente vantaggioso. Ma la decisione ovviamente non si prende a Bruxelles”. Per l’ex Premier i 37 miliardi di euro del Mes sono gli unici del pacchetto immediatamente disponibili e che possono scongiurare un nuovo indebitamento sul Bilancio. Il Premier Conte – che ha molta stima per il suo predecessore – ascolta e valuta: al momento non può rischiare di spaccare la Maggioranza.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Repubblica