Per approvare lo scostamento di bilancio la Maggioranza ha bisogno anche dei voti dei senatori di Forza Italia. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di una nuova forza politica.
L’ipotesi di una nuova forza politica di centro, moderata e riformista sembra farsi sempre più concreta. Dopo le dichiarazioni del leader di Italia Viva Matteo Renzi, aperto ad un sodalizio con l’ex Premier Silvio Berlusconi e dopo le parole di Romano Prodi e Carlo De Benedetti, ora l’occasione di tornare sul carro della maggioranza per i forzisti potrebbe arrivare dallo scostamento di bilancio. Infatti – spiega Tpi – la manovra da 25 miliardi di euro, per essere approvata in Senato ha bisogno dei voti degli azzurri. La nuova richiesta di extra deficit servirà ad estendere la cassa integrazione Covid, a finanziare un meccanismo di incentivi per le imprese e a destinare nuovi fondi a comuni e Regioni. Ma se alla Camera la Maggioranza va sul sicuro, non altrettanto può dirsi al Senato. Le emorragie di senatori Cinque Stelle degli ultimi mesi ora iniziano a far sentire tutto il loro peso e così il Premier Giuseppe Conte potrebbe aver bisogno di tendere una mano al partito di Silvio Berlusconi. La contropartita per Forza Italia potrebbero essere agevolazioni per partite Iva e lavoratori autonomi. Il presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini – riporta l’Ansa – ha già messo le mani avanti in tal senso e ha dichiarato: “Se il governo non avrà i numeri in Senato per il nuovo scostamento di bilancio, questa volta non conti sul sostegno a scatola chiusa di Forza Italia. Ci aspettiamo dunque una rapida inversione di rotta dalla logica dell’assistenzialismo improduttivo a quella degli investimenti e dello sviluppo”.
Se i forzisti decideranno di aiutare Dem e Cinque Stelle a raggiungere i voti necessari in Senato, questo potrebbe segnare la loro rottura definitiva con la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Soprattutto nel caso alle prossime elezioni regionali il Centrodestra non dovesse uscirne vittorioso, Forza Italia – attualmente ferma al 7,4% – potrebbe diventare luogo di fuga per molti che potrebbero trovare un nuovo approdo in una nuova forza politica insieme a Renzi, a Carlo Calenda e – forse – all’ex numero uno dei pentastellati Luigi Di Maio, anche lui lanciato verso un nuovo “partito dei moderati”
Fonte: Tpi, Ansa