L’immigrazione prosegue generando un clima molto teso: in nemmeno due giorni, due episodi di violenza a Monza e Agrigento.
L’ immigrazione continua ad essere al centro della cronaca. Alle difficoltà di gestire gli sbarchi si somma ora il problema sanitario. Molti dei migranti che arrivano in Italia sono positivi al Covid e il rischio è che i contagi tornino a salire costringendo il Paese a nuove chiusure, come anticipato dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Pochi giorni fa un gruppo di migranti in quarantena si sono dati alla fuga dal centro di accoglienza che li ospitava mettendo a repentaglio la salute di altre persone. Ora, a nemmeno 48 ore di distanza, si sono verificati due episodi di violenza che hanno come protagonisti i migranti. Il primo episodio – riporta Il Giornale – è avvenuto questa mattina presso la Casa del Gabbiano, centro di accoglienza situato nel comune siciliano di Agrigento. Secondo i Carabinieri del posto, due tunisini hanno tentato di abbandonare la struttura sottoposta a quarantena con la forza. I militari di guardia si sono opposti e tre di loro sono stati aggrediti fisicamente, riportando contusioni. I due tunisini sono stati bloccati dai colleghi dei Carabinieri assaliti e posti in stato di fermo.
Il secondo episodio di violenza, invece, è avvenuto ai danni di una giovanissima migrante. Nella notte di lunedì a Monza, una villetta del quartiere di San Rocco, gestita dalla cooperativa Ubuntu, è stata bersagliata dal lancio di sassi e bottiglie da un gruppo di persone non ancora identificate. Alla base del gesto, secondo gli operatori della cooperativa, c’è la positività al Covid-19 di una bambina. La piccola è solo una delle 13 donne di origini nigeriane sottoposte alla quarantena nella struttura, ora sorvegliata dalla polizia – riporta Il Corriere della Sera: “Un gesto gravissimo, sporgeremo querela contro ignoti”, assicura il legale di Ubuntu Michele Pizzi.
Intanto, per evitare le quarantene a terra mettendo a rischio la salute degli abitanti, il Governo ha già annunciato di aver lanciato un bando in collaborazione con la Protezione Civile per aumentare il numero di navi quarantena.Resta però da valutare se le navi quarantena saranno in grado di contenere tutte le persone che sbarcheranno nei prossimi giorni. Proprio mentre ad Agrigento scoppiava la rivolta dei due migranti, l’Ong Sea Watch comunicava l’avvistamento di un gommone con a bordo 120 persone – tra cui 24 minori – al largo della Libia: “L’Europa mobiliti i mezzi di soccorso prima che sia troppo tardi”, ha dichiarato un portavoce della Sea Watch.
Fonte: Il Giornale, Corriere della Sera