Il Governo si affiderà ad un team di esperti che avrà il compito di redigere il piano nazionale di ripresa e di resilienza per gestire i fondi europei, dopo l’approvazione del Recovery Fund.
Ai circa 450 esperti che si sono seduti a Palazzo Chigi in questi mesi per cercare di gestire l’emergenza Coronavirus, ne seguiranno presto altri. Il Governo, scrive Il Giornale, si affiderà all’ennesimo team di “esperti” che avrà il compito di redigere il piano nazionale di ripresa e di resilienza. “La task force sarà una delle priorità che si andrà a definire in questi giorni”, ha spiegato Giuseppe Conte, ma l’annuncio ha provocato l’immediata reazione di Deborah Bergamini, di Forza Italia che ha invitato il Presidente del Consiglio a riconsiderare il ruolo del Parlamento.
Il piano straordinario da 750 miliardi di euro, approvato dopo una notte di trattative a Bruxelles, ha visto la luce, con sovvenzioni che scendono a 390 miliardi e prestiti che salgono a 360. “Siamo soddisfatti. Abbiamo approvato piano di rilancio ambizioso. È un momento storico per l’Europa e per l’Italia”, ha detto Conte ad Adnkronos. In effetti, ragionando per cifre, l’Italia ha conservato gli 81 miliardi di sussidi, ed è riuscita ad incrementare notevolmente i prestiti, passati da 91 a 127 miliardi: 36 miliardi in più. Tra l’altro, i 209 miliardi di euro destinati all’Italia ne fanno il Paese che ha avuto accesso a più risorse. “Abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza, di cambiare volto al nostro Paese. Ora dobbiamo correre, utilizzando questi soldi per investimenti, per riforme strutturali”, ha detto il Premier al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles. Il Recovery Plan ha insomma massima priorità nell’interesse dell’Italia, sostengono a Bruxelles, e prevede prestiti convenienti, consistenti e molto vantaggiosi. Sarà questa la priorità. “E spero che questo possa contribuire a distrarre l’attenzione morbosa che circonda il Mes”, sottolinea Conte che ha poi annunciato una nuova task force. Giuseppe Conte ha ammesso alla stampa di avvertire un grandissimo senso di responsabilità, visto che l’Italia dovrà ripartire tra investimenti e riforme strutturali. Scelte che passeranno nuovamente per una task force, e non per il Parlamento.
Fonte: Adnkronos, Il Giornale
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