La proroga richiesta dalla partita Iva non verrà concessa: il 20 luglio sarà il tax day. Intanto il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri annuncia la riforma fiscale per il 2021.
Il Governo ha confermato, in una nota a firma del Ministero delle Tesoro e letta in Commissione Finanze a Montecitorio dal Sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, che non vi sarà alcuna proroga dei versamenti degli acconti e dei saldi delle imposte sui redditi di autoliquidazione. Parliamo, come spiega Il Messaggero, di Irpef, addizionali, Ires, Irap, saldo e primo acconto cedolare secca, imposte sostitutive, tra cui la flat tax dei forfettari, per un valore complessivo di oltre 8,4 miliardi di euro. Una proroga era già stata concessa dall’Esecutivo il 30 giugno e per 30 giorni. Ma sono tantissimi, a cominciare dai possessori di partite Iva usciti stremati dalla pandemia, ad aver chiesto una proroga ulteriore, almeno sino al 30 settembre. Richiesta che è stata dunque respinta ed entro il 20 luglio – per quello che è stato già definito il “tax day” – si dovrà saldare. Commercialisti, Caf e professionisti del settore si aspettano una stima di circa 4,5 milioni di richieste, che dovranno fronteggiare in poco tempo.
Come spiega Il Corriere della Sera, il Sottosegretario Villarosa ha specificato che, un’ipotetica proroga: “Inciderebbe, sulle elaborazione delle previsioni delle imposte autoliquidate della Nota Def che deve essere presentata al Parlamento entro la fine del mese di settembre”. Ha concluso Villarosa: “Il Governo ha operato, rinviando le scadenze ordinarie del 30 giugno e del 30 luglio con maggiorazione dello 0,4 per cento, rispettivamente al 20 luglio e al 20 agosto”, ovvero chi vorrà potrà pagare entro il 20 agosto ma con una maggiorazione dello 0,4%. Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha annunciato che sta per ripartire l’annunciata riforma fiscale – ne diede notizia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante gli Stati Generali di Villa Pamphilj – che prevede, secondo gli annunci dell’Esecutivo, il taglio delle tasse e del tax gap, nonchè la riduzione dell’Irpef sul lavoro. Nel 2021 dovrebbe essere introdotto l’assegno unico. Le casse del Tesoro, come spiegano da Via XX Settembre, dopo le sospensioni dei versamenti dei mesi di marzo, aprile e maggio – causa pandemia – ha subito un contraccolpo. Secondo le prime stime sono diminuite di 22,3 miliardi di euro le entrate tributarie e contributive. Si tratta di un calo del -8,4% nei primi 5 mesi del 2020 rispetto agli stessi periodi dell’anno scorso.
Fonte: Il Corriere della Sera, Il Messaggero