Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha stracciato il decreto del 1934 che trasformò la basilica di Santa Sofia in un museo. Santa Sofia tornerà ad essere una Moschea
Il presidente turco Recep Erdogan ha stabilito che la basilica di Santa Sofia – museo dal 1934 – tornerà ad essere un luogo di culto per i fedeli musulmani. L’annuncio – riporta lì Ansa – è arrivato direttamente dal profilo Twitter del presidente. I portavoce del Governo greco hanno commentato:“E’ una provocazione bella e buona diretta al mondo civilizzato. E a rincarare la dose è intervenuto anche il Ministro della Cultura greco Luca Mendoni: “Si tratta di una decisione di stampo nazionalista che riportala Turchia indietro di secoli”. Anche gli Stati Uniti disapprovano la decisione del governo di Ankara che tra l’altro è un membro della NATO: “Siamo delusi dalla decisione di Ankara” – le parole del portavoce del dipartimento di Stato Morgan Ortagus riportate da SkyTG24 – “Attendiamo con trepidazione misure che garantiscano l’accesso a Santa Sofia per tutti i visitatori”. Al momento infatti, non è più possibile accedere alla basilica mediante l’acquisto di un biglietto. Possono entrare solo i fedeli per pregare.
Alla base della decisione del consiglio di Stato turco c’è il ricorso del 2016 di un’associazione per la protezione dei monumenti e dell’ambiente di fede islamica che rivendica l’appartenenza dell’edificio sacro ad una fondazione religiosa. Infatti, dopo l’occupazione del luogo di culto ad opera di Maometto II nel 1453, Santa Sofia sarebbe stata donata alla suddetta fondazione per praticare i propri riti. Il 24 novembre 1934 lo storico capo di stato turco Kemal Ataturk aveva trasformato la basilica in un museo rendendola accessibile a tutti. Le decisioni di Erdogan, anche in merito alla politica estera, stanno orientando il Paese verso un ritorno ad un governo fortemente nazionalista ed influenzato dalla religione islamica proprio come quello di inizio ‘900. Il Post considera l’appoggio del presidente alla decisione del Consiglio di Stato una mossa politica: sono già molte le misure di stampo autoritario adottate dal capo di stato di Ankara a partire dal divieto di vendere di alcolici fino all’obbligo di indossare il velo negli atenei universitari. “Non siete voi che governate la Turchia, abbiamo le nostre istituzioni” – ha risposto Erdogan agli occidentali che hanno protestato per le modifiche allo status della basilica di Santa Sofia. Il presidente turco si è detto intenzionato ad inaugurare subito il luogo di culto, con una preghiera che si terrà il 24 luglio. Intanto, i sostenitori del provvedimento festeggiano per le strade assieme ad alcuni ministri e deputati. Per evitare assembramenti, gli ingressi alla basilica sono stati transennati ma questo non ha impedito ad una folla di persone fornite di bandiere turche di accalcarsi nella piazza di Sultanahmet.
Fonte: Ansa, SkyTG24, Il Post, Recep Tayyip Erdogan Twitter
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