L’onorevole Vittorio Sgarbi contro i magistrati e contro l’Europa. Ha chiesto di aprire un’inchiesta sulla magistratura e ha aderito ad un progetto di legge per far uscire l’Italia dall’Europa.
Continuano a dare spettacolo gli interventi in Aula dell’onorevole Vittorio Sgarbi. Dopo le sue affermazioni su Coronavirus, qualche giorno fa l’onorevole è tornato al centro della scena per essere stato portato di peso fuori dall’Aula della Camera. Tutto è iniziato – riferisce La Stampa – quando Sgarbi ha preso per inveire contro la magistratura, chiedendo che venga aperta un’inchiesta: “Dobbiamo aprire urgentemente una commissione d’inchiesta contro magistrati che fanno l’opposto di quello che è il loro lavoro, peggio dei criminali. Ci troviamo di fronte alla nuova tangentopoli. E ricordiamo che Cossiga definiva quell’associazione un’associazione mafiosa”. Sgarbi ha chiamato in causa anche il pm Luca Palamara, recentemente espulso dall’Associazione Nazionale Magistrati, il quale – contro il leader della Lega Matteo Salvini – ha dichiarato “Siamo tutti con te Patronaggio“. E ha chiuso l’intervento accostando i termini tangentopoli e “palamaropoli”. Dopo la risposta della forzista Giusi Bartolozzi in difesa dei magistrati, Sgarbi non ha più trattenuto gli insulti e ha rivolto appellativi poco gentili alla collega come “ridicola” e “stro..a”. Ripreso più volte dalla vicepresidente Mara Carfagna che – ripetutamente – lo ha invitato ad uscire dall’Aula, è stato alla fine preso di peso e trasportato fuori dagli assistenti parlamentari. Carfagna ha motivato così la sua decisione: “L’onorevole Sgarbi è stato allontanato perché ha pronunciato parole irripetibili. Il rispetto, in quest’Aula è dovuto e ascoltare insulti ripetuti verso una donna è inaccettabile. Per quanto riguarda le parole contro i magistrati, l’onorevole Sgarbi se ne assume la responsabilità e non c’è, da parte della presidenza, il dovere di stigmatizzarle”.
Ma la Magistratura non è l’unico bersaglio di Sgarbi. L’onorevole – riferisce Adnkronos – ha aderito ad un progetto di legge proposto da Italia Libera per far uscire l’Italia dall’Europa. Il progetto – d’iniziativa popolare – punta ad arrivare ad un referendum per far decidere agli italiani se restare dentro l’Ue o liberarsene. I promotori dell’iniziativa hanno spiegato che è stato a lungo studiato insieme ad esperti e accademici e l’obiettivo finale è la riconquista della sovranità politica, monetaria, fiscale. Uno degli avvocati aderenti al progetto, Daniele Ricciardi, ha spiegato: “La guerra mondiale scatenata dal Covid ha dato la dimostrazione definitiva che l’Ue è un progetto senza anima né calore dove importa solo far quadrare i conti lasciando morire di fame i popoli”.
Qualche giorno prima che il progetto di legge venisse depositato presso la Corte di Cassazione, Sgarbi ha lanciato una raccolta firme online sulla sua pagina Facebook scrivendo: “Vi piace questa Europa? Prima l’Italia aveva una sua dignità e contava qualcosa anche a livello internazionale, ora siamo lì come mendicanti”.
Tuttavia va ricordato che in Italia l’articolo 75 della Costituzione vieta che le leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali possano essere sottoposti ad abrogazione popolare.
Fonte: La Stampa, Repubblica, Adnkronos, Vittorio Sgarbi Facebook
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