Nelle ultime ore sono sbarcati in Sicilia altri migranti risultati positivi al Coronavirus. Ma il Viminale continua a tacere sulla questione.
Ormai da giorni, gli sbarchi a Lampedusa proseguono a ritmo sostenuto. E cresce, di pari passo, il timore delle autorità dell’isola, preoccupate che tra i migranti ci siano nuovi casi di Coronavirus. Preoccupazione fondata dato che sulla nave Mare Jonio sono stati già registrati alcuni casi. Il governo libico – riporta Il Giornale di Sicilia – ha chiuso i confini a causa di un’improvvisa impennata che ha portato ad un totale di 891 contagi. Per il momento – riferisce Il Giornale – sono otto i casi di Coronavirus accertati tramite tampone fra i migranti giunti in Sicilia negli ultimi giorni, tutti a bordo della Mare Jonio, approdata al porto di Augusta nelle ultime ore. L’unica misura presa per cercare di limitare la diffusione del virus è la quarantena per i nuovi arrivati, che però costringe centinaia di persone in spazi ristrettissimi, mettendo a rischio le loro condizioni di salute: emblematico il caso della nave Moby Zazà da cui cadde un ragazzo tunisino, annegando in mare.
E sulla questione dei migranti positivi, torna a far sentire la sua voce il leader del Carroccio Matteo Salvini che chiede informazioni chiare al Viminale: “Chiediamo al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di confermare che tra gli ultimi migranti arrivati in Italia ci sono 8 persone positive al Coronavirus”. Anche il governatore della Sicilia Nello Musmeci protesta, accusando il Governo di non aver preso provvedimenti per limitare i rischi di un nuovo focolaio e chiede all’Esecutivo di intervenire e valutare l’istituzione di una zona rossa nell’area. Mentre dal Viminale non arrivano conferme, la ONG Mediterranea Saving Humans spiega attraverso un comunicato: “Confermiamo che ci sono 8 migranti positivi al Coronavirus tra gli ultimi 43 arrivi. Il personale della nave Mare Jonio è già stato messo in quarantena”.
Nel frattempo proseguono anche gli sbarchi fantasma, come quello avvenuto nelle ultime ore in provincia di Agrigento. Qui una ventina di migranti provenienti dalla Tunisia sono sbarcati evadendo la sorveglianza della Guardia Costiera per poi darsi alla fuga ed evitando quindi la quarantena obbligatoria. E rimane appeso ad un filo il destino dei 180 migranti stipati a bordo della nave norvegese Ocean Viking che è in mare da otto giorni: sia Roma sia La Valletta rifiutano di autorizzare lo sbarco. L’Unione Europea si è limitata a commentare: “Incoraggiamo gli stati membri a trovare una soluzione al problema che si è creato nel Mediterraneo” – ha dichiarato un portavoce di Bruxelles.
Fonte: Il Giornale di Sicilia, Il Giornale