Il professor Fabrizio Pregliasco torna a parlare del Coronavirus e invita tutti a tenere alta l’attenzione anche per quanto riguarda i rapporti intimi con il partner.
I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi scendono a 16.496 con 126 nuovi contagi in 24 ore e. Il numero complessivo dei deceduti è 34.744. Nelle ultime 24 ore si sono contate 6 vittime. Il totale dei guariti sale a 189.196. I pazienti ricoverati scendono a 1120 mentre nelle terapie intensive si trovano 96 assistiti. Il numero complessivo dei tamponi sale a 5.341.837, +27.218 rispetto a ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 240.436, + 126 rispetto a ieri.
I casi scendono ma gli esperti consigliano rapporti intimi brevi
I casi positivi scendono, le terapie intensive si svuotano eppure, paradossalmente, in Italia sono sorti 10 nuovi focolai di Covid. Si tratta, per la maggior parte, di casi asintomatici. E la questione “asintomatici” è una di quelle che hanno generato maggiore confusione. Sono contagiosi oppure no? hanno contribuito alla diffusione dell’infezione virale? E in che misura? Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo presso l’Università degli Studi di Milano – riferisce Il Fatto Quotidiano – durante un’intervista a Radio Cusano, ha precisato: “E’ evidente che il sintomatico che starnutisce e tossisce rappresenta un rischio di contagio ben superiore rispetto all’asintomatico che è meno contagioso, come accade anche per altre patologie. Ma non si sa ancora con certezza quanto sia meno contagioso rispetto al sintomatico”. Pregliasco fa parte degli scienziati che, da sempre, invitano la popolazione alla massima prudenza e al rispetto scrupoloso delle misure di sicurezza. Non soltanto quando ci si trova in pubblico in mezzo a sconosciuti o a persone che non coabitano con noi. Il virologo, qualche tempo fa aveva invitato a tenere alta la guardia anche durante i rapporti intimi: “E’ scientificamente provato che il contagio avviene quando si sta ad una distanza inferiore ad un metro e per un periodo superiore a 15 minuti. Quindi, onde evitare rischi, l’intimità non dovrebbe durare più di un quarto d’ora”. E il professore non è l’unico ad essersi spinto addirittura nella sfera intima delle persone. Addirittura un team di studiosi dell’Università di Harvard ha consigliato di fare sesso con la mascherina.
Per quanto concerne, invece, una possibile ondata di ritorno autunnale, Pregliasco non fa parte della schiera dei più pessimisti ma, tuttavia non la esclude: “La seconda ondata potrebbe esserci se non sapremo gestire questi nuovi focolai. Ci basiamo sull’andamento di altre malattie del passato che sono tornate come l’influenza spagnola del 1918.Non abbiamo ancora raggiunto l’immunità di gregge dunque non dobbiamo vivere da ipocondriaci ma neanche lasciarci andare ad affollamenti ingiustificati”.
Chi, al contrario, proprio basandosi sull’andamento di altri virus del passato esclude la seconda ondata è il virologo Giulio Tarro, ex primario del Cotugno di Napoli.Il professor Tarro, intervistato qualche settimana fa dalla Fondazione Pietro Nenni, ha asserito: “La prima SARS è scomparsa da sé. La MERS non è scomparsa ma causa qualcosa tipo l’influenza stagionale. Una seconda ondata di Covid 19 è altamente improbabile”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, Radio Cusano, Fondazione Pietro Nenni, Ministero della Salute