La moglie di Emilio Fede lamenta il trattamento riservato al marito dalle Forze dell’Ordine. Il giornalista – attualmente agli arresti domiciliari – è stato sorpreso a mangiare una pizza a Napoli.
Un trattamento troppo severo per un’evasione dai domiciliari quello a cui è stato sottoposto l’ex direttore del TG4 Emilio Fede, almeno secondo la moglie Diana De Feo. La donna ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio in queste ore: “Hanno braccato mio marito come fosse il peggiore dei latitanti” – ha protestato la moglie del giornalista che ha specificato che il marito si trovava a Napoli – dunque ben distante dalla residenza milanese – per motivi legati alle sue condizioni di salute. Infatti proprio le condizioni di salute non ottimali del giornalista, che ha 89 anni, sono la ragione principale per cui Fede non sta scontando in carcere la pena detentiva.
A contestare ad Emilio Fede il reato di evasione dai domiciliari – dice Fanpage – sono stati alcuni Carabinieri in borghese che lo hanno sorpreso con la moglie in una pizzeria di Napoli, intimandogli di tornare in albergo. Fede si è difeso affermando di aver comunicato la sua intenzione di spostarsi al Tribunale di Milano sei giorni prima di partire per il capoluogo campano, ottenendo il permesso. “Un’esperienza terrorizzante, ero a mangiare una pizza e mi hanno intimato di rinchiudermi in albergo come fossi un criminale. Ricordo a tutti che cammino con un bastone, quanto posso essere pericoloso?”. Diana De Feo è arrivata a tirare in ballo la questione della scarcerazione di alcuni detenuti al 41 bis per difendere il marito: “L’Italia è diventata un Paese strano, un 89enne non può prendere una pizza con la moglie ma dei mafiosi al 41 bis possono tornare liberi”.
Secondo le fonti ufficiali però Fede non si trovava a Napoli solo per motivi di salute. A quanto pare sarebbe arrivato in città su invito di alcuni amici per festeggiare il suo compleanno. Famoso per essere finito al centro di diversi scandali e per il suo rapporto di amicizia con l’ex Premier Silvio Berlusconi, Emilio Fede – riporta Il Corriere della Sera – è stato condannato per favoreggiamento della prostituzione dopo un’indagine partita nel 2011. L’ex direttore del TG4 era stato accusato di aver adescato due ragazze, allora minorenni (Noemi Letizia e Karima el-Mahroug, meglio conosciuta con lo pseudonimo di “Ruby”) per farle partecipare ad alcune feste, previo pagamento. Per questo è stato condannato a quattro anni da scontare ai domiciliari, ridotti poi a due anni e dieci mesi. Il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra ha commentato con ironia l’accaduto sui social media: “Non sapevo che a 89 anni il rispetto per le regole non fosse dovuto”. Anche il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ha espresso la sua opinione, dicendosi soddisfatto dell’intervento delle forze dell’ordine. Ora, per la sua evasione, Emilio Fede si vedrà costretto a scontare un periodo di lavori socialmente utili.
Fonte: Fanpage, Corriere della Sera
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