Il Presidente campano ha dapprima criticato la gestione lombarda dell’emergenza ospedaliera e poi lanciato una stoccata all’ex Ministro.
Lo scontro – o le offese – a distanza tra il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il leader della Lega Matteo Salvini si arricchisce di un’altra puntata. Nei giorni scorsi il Governatore Dem aveva definito l’ex Ministro dell’Interno: “Un somaro geneticamente puro, dal fondoschiena usurato”, ricevendo di tutta risposta un: “Poveretto va aiutato”. Un battibecco che sembra ampiamente aver superato il limite della decenza. Ma se c’è una cosa che sappiamo della politica nostrana è che non esiste un fondo. Tutto è iniziato la notte dei festeggiamenti dei tifosi napoletani a seguito della vittoria in finale di Coppa Italia contro la Juventus. Festeggiamenti che hanno stralciato le regole di distanziamento. E tra un “somaro” e un “lanciafiamme spento” si è aperta, nella maniera più tragicomica possibile, la campagna elettorale Campania 2020.
Perchè sullo sfondo delle – poco eleganti – frecciate tra destra e sinistra ci sono le elezioni regionali, che dovrebbero tenersi in settembre. E non è un caso che la disputa si sia riaccesa ieri, giorno della nomina ufficiale di Stefano Caldoro a candidato unico del centrodestra, il cui primo atto ufficiale è stato ricordare a tutti che De Luca è juventino. Ma di cose molto più importanti ne sono accadute. Nella giornata di ieri, come spiega Adnkronos, a seguito 10 tamponi positivi, tutti nell’ex Rione Cirio, è stata istituita una zona-rossa a Mondragone, in provincia di Caserta. Il provvedimento durerà sino al 30 giugno e si tratta di, al momento, di 700 persone che verranno sottoposte a tampone. Si monitora costantemente la situazione, anche in vista delle prossime settimane, con l’arrivo in Campania di numerosi turisti (o proprietari di seconde case). Come spiega Repubblica, a margine dell’apertura del cantiere della stazione “Di Vittorio” della metropolitana di Napoli, De Luca ha parlato della nuova ordinanza regionale che rende facoltativo l’uso della mascherina all’aperto, ma mai in deroga alle norme che vietano gli assembramenti.
La mascherina resterà dunque obbligatoria nei luoghi chiusi e in tutti i posti dove non sarà possibile rispettare le distanze minime previste. E sull’ipotesi di una seconda ondata il Governatore rassicura: “Siamo pronti rispetto alle ipotesi più pessimistiche, abbiamo appena presentato un piano ospedaliero aggiornato che prevede il raddoppio dei posti in terapia intensiva”. Poi mette nel mirino ancora una volta il Senatore leghista, che l’indomani delle fine lockdown, criticò De Luca per aver chiesto una proroga della quarantena per la Lombardia: “In Campania non succederà mai quello che è successo in Lombardia dove gli anziani erano per terra”. E chiude senza mai nominarlo direttamente: “C’è un esponente politico che lavora per ‘portare seccia’ affinché ci sia una nuova epidemia ma noi lavoriamo per evitarla”.
Fonte: Repubblica, Agenzia Vista, Adnkronos
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