L’ex deputato Cinque Stelle Alessandro Di Battista si dice pronto a ricandidarsi tra tre anni. Parole di elogio nei confronti del co-fondatore del Movimento Beppe Grillo e del sindaco di Roma Virginia Raggi.
Non smette di stupire l’ex deputato Cinque Stelle Alessandro Di Battista, una delle anime più ribelli del movimento grillino. Durante la trasmissione Accordi e Disaccordi – riporta la Repubblica – si è dichiarato pronto a ributtarsi in campo e ricandidarsi tra tre anni. E crede fermamente che il Movimento Cinque Stelle – che secondo i sondaggi più recenti sfiora il 17,2% dei consensi – faccia ancora paura. A dimostrarlo la “fake news” sui presunti finanziamenti ricevuti dal Venezuela. “La cosa non mi dispiace perché significa che il Movimento fa ancora paura. Queste sono medaglie al valore”.
Non sono mancate parole di elogio nei confronti del sindaco della capitale Virginia Raggi, definita “fantastica“. La prima cittadina della città eterna – a suo dire -si è saputa opporre ai poteri forti e alle mafie presenti a Roma. E, nonostante i recenti scontri, Di Battista parla di Beppe Grillo con i toni di un figlio che deve molto al padre.“Per Beppe Grillo provo un sentimento di gratitudine, è un patriota per l’Italia. Mi è dispiaciuto molto quello che è successo tra noi, gli voglio molto bene”.
Solo qualche giorno fa le tensioni tra i due erano palpabili. Come riportava La Stampa, Di Battista – contrario fin dal principio ad un Governo insieme al Partito Democratico – aveva sfidato il Premier Giuseppe Conte e chiesto che venisse convocato al più presto un congresso del Movimento Cinque Stelle: “Conte si iscriva al M5S e al congresso porti la sua linea”. Parole che non erano piaciute a Grillo il quale aveva accusato il suo ex deputato di anacronismo e da Twitter aveva colpito duro: “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo pensavo di averle viste tutte… Ma ecco che arriva l’assemblea costituente dei Cinque Stelle. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film “Il giorno della marmotta” “. Per tutta risposta il “ribelle” del Movimento aveva tuonato: “Si può legittimamente non essere d’accordo. Lo dica chiaramente e spieghi perché. Di ruoli e poltrone a me non interessa nulla”. Ma ecco che a distanza di pochi giorni il “figliol prodigo” sembra essere tornato sui suoi passi: pronto a “onorare il padre” e, soprattutto, a riappropriarsi della sua poltrona.
Fonte: Repubblica, La Stampa, Beppe Grillo Twitter