Tornano a salire i casi di Covid in Germania. I nuovi focolai hanno preso vita nei mattatoi e nelle Chiese.
Tempi duri per il Paese della cancelliera Angela Merkel. Proprio in questi giorni – riferisce Fanpage – è scoppiato un nuovo focolaio all’interno di un condominio di Berlino. I condomini risultati positivi sono già a quota 70 e, per evitare una rapida diffusione, si è deciso di mettere in quarantena le oltre 370 famiglie che abitano nei blocchi residenziali vicini. Stando alle prime ricostruzioni degli esperti, tutto potrebbe essere partito da un pic -nic organizzato nella Chiesa del quartiere. A supporto di questa ipotesi il fatto che anche il parroco sia positivo al Coronavirus.
E dalla Chiesa ai mattatoi, il Covid ancora non abbandona le strade tedesche. A Gutersloh, nel Nord Reno Vestfalia, circa 7000 persone sono ora in quarantena a causa di un focolaio scoppiato in un mattatoio gestito da Tonnies, una grande azienda del settore della carne. Anche se i mattatoi rappresentano un luogo di propagazione privilegiato un po’ ovunque. Infatti – spiega Fanpage – si sono registrati contagi anche negli Stati Uniti, in Canda, in Irlanda, Spagna, Brasile e persino in Italia. Il Covid si diffonde qui più facilmente che altrove in quanto si tratta di luoghi dove le persone spesso, non riescono a mantenere il distanziamento sociale. Inoltre in alcuni casi i lavoratori – sottopagati – vivono ammassati in alloggi dalle dubbie condizioni igieniche. Infine le basse temperature dei mattatoi spianano ulteriormente la strada all’infezione virale. Il consumo di carne, comunque – spiegano gli scienziati – resta assolutamente sicuro. Anche qualora l’animale venisse contaminato dal lavoratore infettato, la cottura distruggerebbe il virus. Il Ministero della Salute ha specificato che le malattie respiratorie non si trasmettono attraverso gli alimenti.
Proprio per far fronte alle difficoltà dei tanti imprenditori piegati dal lockdown, la Germania – riferisce La Stampa – ha deciso di tagliare le aliquote sui consumi. Nel pacchetto rilancio promosso da Berlino, infatti, è prevista una bella sforbiciata all’Iva. La misura sarà temporanea, avrà validità dall’1 luglio fino al 31 dicembre 2020. Durante questo periodo l’Iva tedesca passerà dal 19% al 16%per quella ordinaria e dal 7% al 5% per quella agevolata.
Fonte: Corriere della Sera, La Stampa, Fanpage