Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese spiega che tra i migranti arrivati in Italia negli ultimi mesi si sono registrati pochissimi casi di Coronavirus. E si dice soddisfatta dei primi risultati prodotti dalla sanatoria.
Agli albori dell’emergenza Coronavirus in Italia, la virologa Ilaria Capua aveva spiegato che il continente africano avrebbe potuto rappresentare un grosso rischio in termini di diffusione dell’infezione virale. Dopo il primo caso di Covid in Egitto, le parole della scienziata – durante un’intervista al Corriere della Sera – furono: “Quello che più preoccupa è l’Africa. In tutto il continente buona parte della popolazione è povera, malnutrita, già soffre di altre malattie infettive come la malaria, la tubercolosi o le infezioni da Hiv che la rendono più fragile”.
L’Africa non dispone di un sistema sanitario adeguato a far fronte al Covid, individuare e isolare in tempi rapidi i casi positivi non sarebbe stato facile e, pertanto, gli sbarchi avrebbero potuto facilitare un’ulteriore diffusione anche nel nostro Paese. Durante i mesi di lockdown il Governo ha optato per la chiusura dei Porti, non tanto per evitare che i migranti potessero portare qui il virus ma per la ragione opposta in quanto l’Italia è diventato, nel giro di poco, il Paese più colpito dopo la Cina. Ora – a distanza di oltre 3 mesi – a fare il punto della situazione sulla diffusione del Covid tra i migranti è il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il capo del Viminale – intervistata da Famiglia Cristiana – ha dichiarato che tra i migranti arrivati in Italia negli ultimi mesi si sono registrati pochissimi casi: “In questi ultimi tre mesi di emergenza i flussi di migranti non si sono certo esauriti. Ma i casi di contagio tra i migranti sono stati pochissimi, almeno fino ad ora”. E, non mancando di fare menzione dell’Accordo di Malta – che il Premier Giuseppe Conte ha sempre definito un “gran successo” portato a casa da Lamorgese – il ministro ha spiegato che l’Europa si sta mostrando molto solidale nei confronti dell’Italia.
Lamorgese si è soffermata anche su un altro aspetto che riguarda milioni di immigrati: la sanatoria inserita a maggio nel dl Rilancio. Il ministro si è detta soddisfatta di questa norma spinta dalla renziana Teresa Bellanova: “I primi dati che ci arrivano indicano una consistente linea di tendenza crescente: picchi di circa 2500 domande al giorno”. Le parole di Lamorgese, tuttavia, sembrano in netto contrasto con i numeri riportati dal Viminale che lei stessa presiede secondo cui, fino al 15 giugno, le richieste di regolarizzazione sono state appena 32.000. Il Governo ne aveva previste almeno 250.000.
Fonte: Famiglia Cristiana, Corriere della Sera