Stati Generali, il sindacalista Soumahoro è stato ricevuto dal Premier Conte

Il rappresentante dell’Usb del mondo agricolo aveva raggiunto, insieme ad un gruppo di migranti Villa Pamphili, incatenandosi. Sono state presentate tre proposte al Governo Conte.

Stati Generali: Soumahoro si incatena a Villa Pamphili in segno di protesta contro il Governo - Leggilo.org

Dopo oltre 8 ore di presidio, Aboubakar Soumahoro, sindacalista del Coordinamento Agricolo dell’Unione Sindacale di Base, ha incontrato il Premier Giuseppe Conte, il Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri e il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Soumahoro, aveva raggiunto Villa Pamphili nella prima mattinata di ieri, dove si stanno tenendo gli Stati Generali dell’Economia, insieme ad un gruppo di migranti braccianti per protestare contro le politiche migratorie e del lavoro del Governo. Come spiega Repubblica, Soumahoro ha iniziato poco dopo uno sciopero della fame, incatenandosi alla recinzione che costeggia il parco di Roma, annunciando che il gruppo non avrebbe lasciato la postazione sino a quando non sarebbe stato ricevuto. Il sindacalista ivoriano, aveva annunciato di voler proporre tre grandi provvedimenti all’Esecutivo. Dopo le critiche alla maxi-sanatoria voluta dal Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, Soumahoro è dunque tornato all’attacco del Governo Conte. Questa volta le iniziative annunciate sono di più ampio spettro e non coinvolgono soltanto le politiche lavorative dell’universo agricolo ma anche le politiche migratorie e di accoglienza.

Come spiega HuffingtonPost, in primo luogo si è richiesta una riforma strutturale della filiera agricola, con l’adozione di una “patente del cibo etico”, attribuita alle aziende e alle cooperative del settore, con cui il consumatore può conoscere se il cibo che sta comprando sia “etico”, ovvero prodotto secondo il rispetto delle norme del lavoro. Ciò permetterebbe, ha spiegato il sindacalista Usb, anche di liberare gli agricoltori e i braccianti dal forza delle grandi multinazionali del settore, che favoriscono il caporalato. Su tale punto, ha spiegato lo stesso Soumahoro ai cronisti all’uscita di Villa Pamphili, Conte ha aperto più di uno spiraglio. Come aggiunge Il Fatto Quotidiano, il Premier avrebbe parlato di: “Bellissima iniziativa“, che sarà poi posta al vaglio dei Ministri di competenza (Bellanova e Stefano Patuanelli del Mise). La seconda proposta è sulle politiche di inclusione: abolizione dei Decreti Sicurezza, Ius Soli, cancellazione della Legge Bossi-Fini. stralcio degli accordi con la Libia, riforma delle politiche di accoglienza e rilascio del permesso di soggiorno d’emergenza sanitaria convertibile per le attività lavorative.

Si accusa dunque il Governo – o meglio il Partito Democratico – di aver mantenuto i Decreti Sicurezza voluti dall’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Gli annunci, del Capo del Viminale Luciana Lamorgese, delle modifiche ai Decreti si sono susseguiti nei mesi scorsi, senza però trovare attuazione a causa dell’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle, che si opposto anche allo Ius Soli. A tal proposito Soumahoro ha spiegato: “Sui Decreti Sicurezza Conte ha promesso che le modifiche sono nel programma di Governo e sta valutando il permesso di soggiorno d’emergenza”. Nessuna abolizione, dunque, mentre si registra un’apertura sui permessi di soggiorno allargati a tutti i migranti presenti sul territorio in diversi ambiti lavorativi. La terza proposta è stata la richiesta di un ampio programma per il reinserimento lavorativo dei tanti che hanno perso il posto di lavoro durante la pandemia da Covid, ed un piano per stabilizzazione delle posizioni occupazionali precarie. Una dichiarazione certamente generica, che mira ad ogni modo a tutelare le fasce più deboli del mercato del lavoro, a cominciare dai precari. Ha concluso Soumahoro: “Il Presidente ci ha chiesto di inviare delle proposte, in merito alla nostra richiesta di reinserimento nel mercato del lavoro di tutti quelli che hanno perso l’occupazione causa Covid”.

 

Mario Cassese

 

Fonte: Repubblica, HuffingtonPost, Il Fatto Quotidiano

Gestione cookie