Mentre sono in corso, in una Villa Pamphili blindatissima, gli Stati Generali dell’economia per progettare il rilancio del nostro Paese, sugli italiani pesano le tasse e le scadenze. Domani, quella dell’Imu, l’imposta patrimoniale sulle seconde case.
Seconde case e abitazioni lasciate vuote a causa dell’emergenza Coronavirus, ma sulle tasse di vuoto c’è poco. Se la Tasi – Il tributo per i servizi indivisibili applicata al possesso o alla detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati – ha detto addio, per quest’anno, l’Imu resta e non si pagherà meno dello scorso anno. Le scadenze, informa Il Corriere della Sera, sono state confermate. Di conseguenza, entro il 16 giugno bisogna versare la quota. Sono stati esentati dal versamento solo alberghi, pensioni, strutture turistico-ricettive, stabilimenti balneari e termali a patto che siano condotti dal proprietario. Per l’acconto di quest’anno, è stato disposto che il contribuente deve sommare l’Imu e la Tasi pagate nel 2019 tra acconto e saldo e versare, entro martedì 16 giugno, il 50% di tale importo, per ciascuna tipologia di immobili, utilizzando il codice tributo dell’Imu. Come Tasi si tiene conto di
quella pagata dal proprietario nel 2019, considerando quindi la sola quota di competenza in caso di immobili affittati. Nel caso di variazioni nella composizione dei patrimonio immobiliare – acquisti o vendite effettuate nel corso del 2019 o del 2020 – si applicherà per l’acconto di giugno l’aliquota deliberata dal comune per l’anno precedente.
Chi dovrà, quindi, versare la nuova Imu? Tutti i proprietari di immobili situati in Italia e tutti coloro che sono titolari di un diritto reale di godimento. Per gli immobili in multiproprietà, l’Imu va pagata dall’amministratore. L’imposta va versata anche dalle società per tutti gli immobili posseduti di qualsiasi categoria, anche se utilizzati nell’esercizio dell’attività. Nel caso di più comproprietari— o di più contitolari di un diritto reale —
l’imposta è pagata da ciascuno in proporzione alla propria quota e con versamenti separati. L’esenzione per l’abitazione principale si applica solo a chi vi dimora e ha la residenza anagrafica; gli altri comproprietari che non vi risiedono devono invece pagare l’imposta comunale. La nuova Imu colpisce anche quegli immobili abitativi come le seconde case, e si paga anche per uffici, negozi, depositi, capannoni, altri immobili commerciali e industriali e per le aree fabbricabili da chiunque posseduti. L’Imu colpisce anche i terreni agricoli, anche se incolti, inclusi gli orticelli.
Villa Pamphili, giorno dei sindacati
Intanto, a Villa Pamphili, è il giorno dei sindacati. Il Premier Giuseppe Conte ha presentato alle parti sociali il suo masterplan per il rilancio in 9 punti, al tavolo con Cgil, Cisl, e Uil. Conte, informa Il Fatto Quotidiano, infatti ha annunciato un nuovo decreto che consentirà alle aziende e ai lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione di richiederne altre 4, come previsto dal decreto rilancio. Uno dei problemi, infatti, che ha riguardato la maggioranza delle aziende, è che l’inizio della cassa integrazione a marzo a fatto sì che le prime nove settimane fossero esaurite già a maggio. Il decreto Rilancio prevedeva che finite le prime 14 settimane, per la nuova domanda si debba attendere settembre. Ora invece potranno richiederle subito. Tuttavia, i ritardi nel pagamento della cassa integrazione hanno riguardato fino ad ora 410mila lavoratori; si richiede, pertanto, un meccanismo nuovo e molto più veloce, nell’ambito di una riforma degli ammortizzatori sociali. “Serve una cesura rispetto al passato”, ha scritto su Twitter il leader della Cgil Maurizio Landini. “Discutiamo e arriviamo a protocolli su temi concreti per rimettere al centro il ruolo pubblico in economia e dare sicurezza al lavoro”, si legge nel post.
#StatiGenerali in corso #MaurizioLandini: "Serve una cesura rispetto al passato. Discutiamo e arriviamo a protocolli su temi concreti per rimettere al centro il ruolo pubblico in economia e dare sicurezza al lavoro combattendo la precarietà e cancellando le leggi sbagliate". pic.twitter.com/B1m2xbbpyD
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) June 15, 2020
Conte ha invece chiarito che la tutela reddito lavoratori è una priorità, anche con il salario minimo, ringraziando il capo della task force economica, Vittorio Colao per un piano definito di “ampio respiro“. Le mission fondamentali sul tema del lavoro sono il sostegno alle transizioni occupazionali, la tutela del reddito dei lavoratori, la promozione della qualità del lavoro, ha chiarito il Premier. Per il futuro, molteplici progetti: l’istituzione di un salario minimo nel Paese; la lotta alla contrattazione pirata; la detassazione dei rinnovi contrattuali; la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro; il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l’incentivazione del welfare contrattuale.
Tante parole, forse pochi fatti. Aiuti, annunciati e promessi, ma che in sostanza faticano ad arrivare. E ora, a complicare il quadro, arrivano proprio le scadenze delle rate che gravano sugli italiani e sui lavoratori, molti di questi usciti stremati dopo l’emergenza Coronavirus. Durante i mesi del lockdown, i ritardi nel pagamento della cassa integrazione sono stati uno dei maggiori problemi per il governo. A fine maggio un lavoratore su 4 ancora aspettava i soldi, che sono arrivati solo venerdì scorso, ma ancora non a tutti. Ad oggi, informa Il Messaggero, ci sono fino a 410mila lavoratori esclusi da qualunque aiuto, vittime di errori nella compilazione dei dati e di procedure bloccate. Il sistema, sul piano normativo e burocratico, è farraginoso e complicato. E le sfide per il futuro, quale potrebbero essere cogliere le opportunità dello smartworking, si presentano ancora più complicate da gestire. Il digitale, infatti, trasforma tempi, spazi e relazioni di lavoro; ma per essere gestito ha bisogno di un indirizzo politico chiaro e definito.
Saranno giornate molto impegnative per il Governo. #ProgettiamoIlRilancio del nostro Paese, con coraggio e determinazione. Non c’è nemmeno un istante da perdere pic.twitter.com/ufdQYnPv1b
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) June 14, 2020
Fonte: Corriere, Repubblica, Il Fatto quotidiano