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Politica

Il premier Conte promette ancora: “Cassa Integrazione a tutti fino a quando sarà necessario”

Oggi appuntamento per Colao, sindacati e Regioni. Presentato piano per il rilancio, mentre il Governo ha annunciato un Decreto Legge per la proroga della cassa integrazione. 

Seconda giornata di lavori presso gli Stati Generali dell’Economia. Stamane è stata la volta dell’incontro con le rappresentanze sindacali. Prima, il Capo del Governo Giuseppe Conte – quasi a voler spegnere qualsiasi tipo di polemica – insieme ai membri dell’Esecutivo, ha partecipato alla presentazione del piano Iniziative per il rilancio dell’Italia 2020-2022” del Comitato Tecnico guidato dal manager  Vittorio Colao. Come spiega Il Fatto Quotidiano, Conte, dopo il gelo dei giorni scorsi, ha voluto ringraziare pubblicamente il Comitato: “Per l’ampio respiro, un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell’elaborazione del piano di governo”. Non è stato chiarito quali delle 102 idee proposte da Colao e dai suoi colleghi finirà sul tavolo di lavoro di Villa Pamphili. Dopo la pax con il Comitato Tecnico, Conte ha incontrato a Casino di Bel Respiro, le delegazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo l’emergenza cassa integrazione e la sua proroga, oltre alla soddisfacimento delle ultime richieste relative a maggio.

La situazione è drammatica: non solo mancano all’appello 419mila richieste, finite nel baratro delle macchina burocratica dell’Inps e i risarcimenti alle aziende che hanno anticipato la cassa integrazioni per i propri dipendenti, ma le aziende che hanno ricevuto la cassa integrazione sono ormai allo stremo, con le ultime 5 settimane iniziate a fine maggio. Inizialmente, il Governo, aveva previsto, come extrema ratio, altre 4 settimane dal mese di settembre. Ma l’emergenza costringerà l’Esecutivo ad intervenire nella giornata di oggi per firmare una proroga. La speranza è che il piano Sure della Commissione Ue possa portare, nel caso ve ne fosse bisogno – e i numeri non lasciano certo presagire nulla di buono – sino a fine anno. Ha spiegato Conte: “L’obiettivo del governo è garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica”. E ancora: “Abbiamo predisposto un Decreto Legge, grazie al quale le aziende e i lavoratori potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto Rilancio”. 

Il Decreto Legge sarà approvato a margine della fine dei lavori in serata, dopo l’incontro di Conte con la conferenza della Regioni e l’Anci. Come spiega HuffingtonPost, Conte, si è impegnato a superare l’attuale sistema della gestione e calcolo delle ore di cassa integrazione – nell’ambito di una più ampia riforma strutturale dell’Ente Previdenziale – che porti in tempi brevi ad una semplificazione dell’erogazione degli ammortizzatori sociali. Nel mirino dell’Esecutivo anche la disciplina della Naspi e degli strumenti di sostegno. Nove i punti del piano “Progettiamo il rilancio” illustrato ai sindacati, che sarà anche presentato alle associazioni degli industriali. Previsti interventi nel campo della comunicazione digitale, sia per la creazione di una rete nazionale unica in fibra ottica che di una rete 5G. Come già annunciato giorni fa, Conte ha ribadito grandi investimenti nell’ambito delle infrastrutture sia per la rete ferroviaria (con il potenziamento dell’alta velocità che della rete regionale ) che per la rete autostradale.

Spiccano, nell’ambito di tale punto, il potenziamento dell’edilizia penitenziaria che la costruzione di smart districts, su snodi come porti e aeroporti. Nell’ambito green previsti investimenti per la creazione di un parco solare e, in generale, per lo sviluppo dell’economia circolare, nonchè di interventi sul rischio idrogeologico. Confermato il piano già annunciato di “Industria 4.0 plus” – che sta creando non pochi problemi nella Maggioranza, specie per il cosiddetto reshoring, ovvero il rimpatro delle attività produttive nel Paese, e di come dovrebbe avvenire. Confermate le parole d’ordine – che ormai si annunciano da quasi 10 anni in Italia – relative alla pubblica amministrazione: sburocratizzazione e digitalizzazione. Infine si attende una Riforma della Giustizia, unita a quella del Codice Civile già al vaglio del Parlamento, che possa permettere una riforma fiscale e lotta all’evasione.

 

Mario Cassese

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano, HuffingtonPost

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