Il Premier Giuseppe Conte, dopo la conferenza stampa, si è avvicinato alla folla che sostava dinanzi a Palazzo Chigi sperando in una calorosa acclamazione. Ma ha avuto soltanto fischi e contestazioni.
Sorpresa amara per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il tutto dinanzi a telecamere e microfoni dei giornalisti. Il Premier, dopo la conferenza stampa indetta nel cortile di Palazzo Chigi in cui si è parlato degli “Stati Generali dell’Economia”, ha annunciato ai cronisti che si sarebbe allontanato, lungo Via del Corso, per prendere un caffè. Uscito da Palazzo Chigi, Conte ha notato un nutrita folla raccolta in Piazza Colonna ed ha deciso non solo di avvicinarsi, ma ha anche chiesto alla sua scorta personale di non seguirlo. Non una grande scelta. Come racconta Il Giornale, il Premier, che credeva di ricevere gli abbracci e saluti, è stato pesantemente contestato al grido di: “Buffone, buffone” e “Dimissioni”. Molti chiedevano conto al Premier dei ritardi della cassa integrazione, alcune mamme dell’apertura in sicurezza delle scuole. Altri, invece, chiedevano conto delle scelte fatte in campo europeo.
La contestazione ha attirato i giornalisti già presenti sul posto e Conte non ha potuto fare altro che cercare di parlare alle persone presenti. Il Premier ha cercato il dialogo con una signora, ma in cambio ha ricevuto ulteriori fischi da parte dei presenti. Come spiega Panorama, il Capo del Governo non ha fatto dietrofront e si è allontanato pronunciando uno sconsolato: “Impossibile”. Nelle ultime settimane era stata analizzata la discesa della fiducia nel Premier da parte degli italiani. Tuttavia il nostro primo ministro non era pronto a dover fronteggiare una contestazione in piena regola.
In questo momento pesano come un macigno i ritardi dei sostegni economici ai lavoratori e alle partite Iva che si uniscono all’incertezza sul futuro del Paese e alla mancanza di un piano per affrontare l’imminente crisi economica. Anche il piano per il rilancio presentato recentemente dall’imprenditore Vittorio Colao è stato, per il momento, messo in secondo piano dal Presidente del Consiglio che sembra essere troppo assorbito dagli Stati Generali. Ma il popolo, ora, sta chiedendo altro e i ritardi nell’elargizione della cassa integrazione sono per tanti italiani ingiustificabili e meritano maggiore attenzione da parte dell’Esecutivo.
Fonte: Il Giornale, Panorama
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