Il discorso in occasione del 2 giugno è stato pungente e l’invito del Presidente Mattarella a lavorare per il bene del Paese nasce dai timori del Colle per la crescita delle tensioni sociali e per la mancanza di una strategia valida contro la crisi economica imminente.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una Codogno ferita dalla pandemia da Covid-19, ha tenuto un discorso deciso e dai toni duri, in occasione del 74° anniversario della Festa della Repubblica. Come spiega Ansa, il Capo dello Stato è preoccupato dalla crescenti tensioni sociali nel Paese e dalla mancanza di risposte concrete in vista di una crisi economica che inizia a far sentire i suoi morsi. Nella giornata di ieri, l’Istat – nelle valutazioni periodiche sul mercato del lavoro – ha rivelato che, nel pieno periodo di lockdown di marzo ed aprile, sono stati persi 400mila posti di lavoro. I dati, molto più sconfortanti delle previsioni, hanno accertato la flessione economica già in atto, mentre la preoccupazione maggiore, per le medie-grandi imprese, sarà sopravvivere all’autunno prossimo. “Accanto al dolore per le perdite e per le sofferenze patite avvertiamo, giorno dopo giorno, una crescente volontà di ripresa e di rinascita, civile ed economica”, ha detto il Capo del Quirinale che ha poi lanciato un monito ai partiti: “Siamo tutti chiamati a un impegno comune contro un gravissimo pericolo che ha investito la nostra Italia sul piano della salute, economico e sociale”.
Come spiega ItaliaOggi, Mattarella – che ha già annunciato che in caso di crisi di Governo si andrà inevitabilmente ad elezioni – è preoccupato dalle azioni di un opposizione che sta soffiando troppo sulla rabbia popolare e di una maggioranza che non riesce ancora a mettere sul tavolo un progetto che possa contrastare la crisi economica. La pax in Parlamento è durata poco, e i contrasti nella maggioranza del Premier Giuseppe Conte allarmano il Quirinale. La manifestazione del centrodestra unito a Roma – e anche la piazza milanese dei Gilet Arancioni – aprono uno spaccato pericoloso in un momento di grande fragilità per il Paese. Mattarella ha però lanciato un segnale anche all’Esecutivo: le risorse messe in campo dalla Commissione Ue e dalla Bce – Recovery Fund, Mes, Bei e Sure – necessitano di progetti ad ampio e lungo termine. Arrivare a Bruxelles senza un programma, potrebbe far riprendere l’offensiva dei Paesi del Nord contro l’Italia. La fiducia di Mattarella nel Premier Conte ha un limite, e il Capo del Governo avverte i crescenti malumori della popolazione. Gli scandali del Csm e un Governo impantanato potrebbero minare la serenità degli italiani nei confronti delle istituzioni che, unite alla recessione economica, potrebbe portare il Paese sull’orlo dell’implosione.
Fonte: Ansa, ItaliaOggi
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