Luca Palamara, decine di giudici gli devono un favore. E ora potrebbero perdere il sonno

Luca Palamara accusa i colleghi di averlo lasciato da solo. Sono 84 i magistrati che – a suo dire – gli devono il posto.

palamara abbandonato dai colleghi

Il nome del magistrato Luca Palamara non verrà dimenticato presto: è diventato quasi emblematico nel rappresentera le criticità della Magistratura. E, in un momento così critico, i suoi colleghi hanno preferito prendere le distanze. Ma – riferisce Il Giornale – stando a quanto dichiarato da Palamara, sarebbero ben 84 i magistrati che occupano una posizione di rilievo grazie al suo operato. Palamara è finito nell’occhio del ciclone dopo che alcuni suoi messaggi privati sono stati intercettati con un trojan . una sorta di virus informatico. Le sue dichiarazioni sul segretario della Lega Matteo Salvini, risalenti al periodo in cui presiedeva il Viminale, hanno causato un vero scandalo e potrebbero costargli il posto nella Magistratura. Tant’è che il magistrato è arrivato a paragonarsi ad un virus letale: “Sono io il vero Coronavirus” – alcune tra le ultime dichiarazioni di Palamara riportate da Fanpage “Mettono in atto un distanziamento sociale da me per salvarsi”. Luca Palamara in passato ha gestito l’Associazione Nazionale della Magistratura. Per quattro anni – dal 2014 al 2018 – ha fatto parte del Consiglio Superiore della Magistratura, lo stesso organo che giorni fa lo ha sospeso dal servizio. Negli ultimi sei anni, i magistrati che ha candidato per posti vacanti in decine di città italiane hanno quasi sempre ottenuto il posto. Molti suoi colleghi, sempre secondo le indagini, cercavano di guadagnarsi la sua stima proprio per essere scelti come candidati: da Treviso a Sassari, Luca Palamara sembrerebbe aver contribuito a “piazzare” 84 magistrati nelle posizioni che occupano tuttora.

I colleghi che oggi prendono le distanze da lui potrebbero essere gli stessi che, in precedenza, hanno inviato messaggi su suppliche per ottenere un posto da magistrato. Messaggi intercettati sempre dal trojan. Palamara nei giorni scorsi aveva rilasciato dichiarazioni con cui lasciava intendere di non essere l’unico magistrato ad usare certe espressioni in privato. La bufera che ha travolto Palamara e tanti suoi colleghi non sembra destinata a placarsi tanto presto. Nel frattempo, il Consiglio Superiore della Magistratura sta valutando le informazioni a sua disposizione per rendere definitiva o meno la sospensione del pm dal ruolo di magistrato.

Fonte: Il Giornale, Fanpage

Gestione cookie