Scontro a distanza tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il Governatore della Sardegna Solinas che chiede garanzie prima di riaprire la Regione di sua competenza
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è stato protagonista di un vivace scambio di opinioni con il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas a proposito della richiesta di una patente di immunità per i turisti. Lo scontro verbale è cominciato quando Solinas ha richiesto alle autorità statali di imporre una patente che certifichi le condizioni di salute dei turisti diretti in Sardegna dal nord Italia. L’isola è infatti uno dei territori meno colpiti dal Covid-19 in Italia, mentre Regioni come Lombardia e Piemonte sono in cima alla lista per contagi e decessi. Per questa ragione il presidente sardo ha dichiarato – riporta Il Fatto Quotidiano – di aver presentato richiesta alla Conferenza delle Regioni affinché la sua idea venisse discussa. Il sindaco di Milano, dopo aver aspramente biasimato i suoi concittadini che hanno preso un po’ alla leggera – a suo dire – le misure di sicurezza della fase due, non le ha, tuttavia, mandate a dire a Solinas. Il primo cittadino di Milano – riferisce il Corriere della Sera – si è così espresso:“Parlo da cittadino di Milano: quando dovrò scegliere la mia meta per le vacanze, valuterò bene a dove andare”. Ma lo scontro verbale tra Sala e Solinas non è finito qui. Il Governatore della Sardegna, infatti, ha prontamente ribattuto: “Dopo i suoi aperitivi in piena emergenza Coronavirus, il sindaco Sala dovrebbe avere la decenza di tacere”. Immediata la risposta del sindaco del capoluogo lombardo che ha accusato il suo rivale di creare discriminazioni tra italiani appartenenti a Regioni diverse e ha, inoltre, sottolineato che i test sierologici non sono ancora considerati attendibili al 100%.
Christian Solinas è tornato sull’argomento di recente in un discorso ai microfoni di Radio 24 riportato su Affari Italiani: “Non è il momento di fare polemica come dei radical chic da salotto. Sala ha scatenato una discussione sterile, si vede che ha molto tempo libero: vogliamo soltanto che i turisti si godano la Sardegna in sicurezza”. Il politico ha criticato anche il governo del Premier Giuseppe Conte, reo – a suo dire – di non aver fornito linee guida ben definite su come gestire gli spostamenti tra regioni, consentiti dal 3 giugno. Un braccio di ferro fatto di dichiarazioni provocatorie che sembra destinato a non terminare tanto presto soprattutto perché Solinas, appare molto determinato ad ottenere garanzie sulla questione sanitaria. Secondo le previsioni degli esperti, l’isola accoglierà circa mezzo milione di italiani a partire dal mese di giugno: il timore che alcuni di questi siano portatori asintomatici del virus è piuttosto diffuso nella Regione sarda.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, Corriere della Sera, Affari Italiani
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