Il senatore di Forza Italia Giuseppe Moles ha accusato il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina di non essere più credibile utilizzando una metafora dai toni accesi.
“La scuola ha bisogno di assertività e di credibilità. E la credibilità è come la verginità: se la si perde non la si recupera”. Parallelismo forse un po’ troppo colorito, specialmente se a pronunciarlo è un senatore della Repubblica rivolgendosi ad un Ministro. Queste infatti – spiega il Corriere della Sera – sono state le parole che il vicepresidente dei senatori di Forza Italia Giuseppe Moles ha rivolto al Ministro dell’Istruzione, la grillina Lucia Azzolina, durante il question time al Senato. La numero uno del dicastero dell’Istruzione stava spiegando che, insieme al Comitato tecnico-scientifico, stanno lavorando alle “limature finali” per garantire un ritorno a scuola sicuro a settembre. Ma Moles, docente universitario, ha lamentato la poca chiarezza e assertività nelle decisioni prese dalla pentastellata Azzolina durante questi mesi. Ancora oggi, infatti, ormai nel pieno della Fase due, non si sa bene se anche a settembre proseguiranno le lezioni online o se verranno abbandonate dopo il ritorno in classe degli studenti. Le informazioni, per il momento certe, sono quelle circa l’obbligo di mascherina anche per i bambini delle elementari e il distanziamento tra i banchi. E questa mancanza di indicazioni chiare ha scatenato le proteste di genitori, studenti e insegnanti che – riporta SkyTg24 – qualche giorno fa sono scesi a manifestare nelle piazze di numerose città d’Italia. La richiesta principale è che i bambini e i ragazzi possano tornare a seguire le lezioni dal vivo, tra i banchi, insieme a insegnanti e compagni. Alcuni dei manifestanti hanno inoltre lamentato di non aver ricevuto alcuna risposta dal Ministro Azzolina dopo aver inviato, lo scorso 18 aprile, una petizione firmata da ben 85.000 persone.
I deputati del Movimento Cinque Stelle – dopo l’intervento di Moles – sono immediatamente intervenuti in difesa della collega che già si trova sotto scorta per le numerose minacce ricevute nell’ultimo periodo. Molas, in particolare, è stato accusato di essersi rivolto in modo sessista. Il senatore, allora, ha spiegato che lo stesso concetto lo aveva già espresso al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e che non voleva, in alcun modo, essere sessista. Come riporta la Repubblica, il forzista ha precisato: “Mi riferivo alla credibilità della scuola, il sessismo non c’entra. Ma è il M5S che strumentalizza. Ho chiesto scusa ad Azzolina e lei mi ha detto di aver capito. Chiuso”. Anche il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto a sostegno di Lucia Azzolina esprimendo tutta la solidarietà sua e della Lega verso il Ministro: “Le minacce e gli insulti non hanno asilo politico né dentro né fuori da quest’aula”.
Fonte: Corriere della Sera, Repubblica, SkyTg24