Dopo la protesta a Torino, arriva il bonus per i medici ma non è ciò che si aspettavano.
Con il Decreto Rilancio arriveranno finalmente i bonus sullo stipendio promessi ai medici e a tutto il personale sanitario che, dopo essersi prodigato in turni di lavoro estremamente duri e rischiosi durante la pandemia di Covid-19, si era sentito abbandonato dal governo. Alcune settimane fa a Torino alcuni rappresentanti del sindacato Nursind avevano organizzato un flash mob – riporta Rainews – per chiedere al governo Conte di non abbandonare i tanti operatori sanitari a cui erano state promessi durante l’emergenza bonus sullo stipendio. In quell’occasione, il segretario regionale del sindacato infermieri Francesco Coppolella aveva dato voce al malcontento dei medici: “Ci hanno chiamato eroi e hanno promesso aumenti dello stipendio quando la situazione era drammatica” le sue parole “Siamo stati costretti a turni di lavoro massacranti, a rischiare la vita e a vedere morire così tanti colleghi. Pretendiamo rispetto dal Governo”. Con il Decreto Rilancio, il governo ha finalmente deciso di ascoltare le richieste del personale sanitario, aggiungendo dei bonus allo stipendio di medici, infermieri e personale sanitario. Tuttavia – riporta Il Tempo – i sindacati non sono soddisfatti: un emendamento, in particolare, non è stato gradito da Cisl Fp e Uil Fpl: “Il provvedimento non riconosce i meriti dell’80% dei lavoratori in prima linea contro il virus” spiegano Roberto Chierichia e Sandro Bernardini, rappresentanti dei due sindacati “Un atto unilaterale dell’amministrazione che distribuisce i fondi senza considerare il tempo trascorso negli ospedali a rischio”. Si è fatto sentire anche il sindacato Anaao Anassomed secondo cui i 250 milioni di euro stanziati peri bonus volti a retribuire i turni extra di medici, infermieri e sanitari non sono stati distribuiti equamente: Fanpage riferisce che il DL non tiene conto del tipo di servizio svolto dai sanitari. Ossia, un medico che ha lavorato tramite smart working riceve lo stesso bonus sullo stipendio di uno che ha lavorato in un ospedale zeppo di malati di Covid-19, con gravi rischi per la salute: sono circa 28.000 i contagi riportati tra gli operatori sanitari che hanno combattuto la pandemia nei reparti di terapia intensiva e nelle case di riposo per anziani. E non è tutto: sono stati totalmente esclusi dai risarcimenti gli specializzandi.
Altre nazioni europee, come la Germania, hanno impiegato molto meno a riconoscere i giusti meriti al personale sanitario. Ai medici e agli infermieri tedeschi sono stati versati consistenti bonus in busta paga. Non si tratta soltanto di un risarcimento per i turni extra sostenuti sul lavoro ma anche di una gratifica con cui il Governo di Angela Merkel ha voluto ringraziare il personale sanitario per il suo operato. Il ministro della Sanità Jens Spahn – riporta La Repubblica – si è battuto affinché agli infermieri fossero conferiti bonus fino a 1.000 Euro: “E’ un momento delicato in cui il sistema sanitario rischia molto. Dobbiamo evitare di metterlo sotto stress” ha dichiarato Spahn. Ora, i sindacati italiani chiedono un trattamento analogo, che riconosca l’impegno dei sanitari: “Il premio va proporzionato in base ai disagi affrontati sul lavoro ed al tempo trascorso nei reparti a rischio” ha detto Carlo Palermo, segretario nazionale del sindacato Anaao Anassomed “La tassazione sui premi è totalmente sbagliata: un medico che riceve un bonus di 1.000 euro lordi ne ottiene appena 350 netti”. I sindacati si battono anche per il personale legato a dirigenza ed amministrazione degli ospedali che al momento non riceverebbe il bonus di indennità infettivologica, prevista solo per chi ha lavorato in reparto. Vista la situazione senza precedenti fronteggiata dalla nostra sanità, ha detto la deputata leghista Rossana Boldi che ha appoggiato i sindacalisti, è giusto che anche il personale amministrativo riceva un bonus per il lavoro extra che ha svolto.
Fonte: RaiNews, Il Tempo, La Repubblica, Fanpage
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