Salvatore Parolisi potrebbe tornare libero. L’uomo sta scontando la pena nel carcere di Bollate, dopo essere stato condannato a 20 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea.
Era il 18 maggio 2011. Salvatore Parolisi aveva denunciato la scomparsa della moglie, Melania Rea. Qualche giorno dopo una chiamata anonima aveva segnalato la presenza di un corpo senza vita a Ripe di Civitella. Era Melania, uccisa con 35 coltellate. Un omicidio, ricorda un articolo de Il Fatto Quotidiano, per cui la Corte di Cassazione ha condannato Parolisi a 20 anni di reclusione. L’accusa, per l’ex caporalmaggiore dell’Esercito, è quella di omicidio. Il movente sarebbe stato il conflitto con la moglie dalla quale voleva essere libero, ma che non voleva lasciare. Parolisi aveva infatti un’amante, Ludovica, che la stessa Melania aveva minacciato quando aveva scoperto tutto, motivo per il quale la 38enne era percepita dal marito come un ostacolo alla sua carriera.
Ma a giugno l’uomo potrebbe tornare libero. Infatti, informa Il Messaggero, Parolisi potrebbe presto uscire dal carcere per usufruire dei permessi premio, se il giudice di sorveglianza glielo dovesse concedere. Dopo 9 anni già trascorsi in carcere, potrebbe infatti godere dei benefici concessi ai detenuti che hanno partecipato all’opera di rieducazione e hanno avuto una buona condotta. L’uomo è rinchiuso nel carcere milanese di Bollate; non è ancora chiaro se Parolisi abbia già inoltrato o se inoltrerà a breve la richiesta. Come ha chiarito il legale Mauro Gionni “quando c’è una pena definitiva le richieste del detenuto non vengono comunicate alla vittima, se ancora in vita, o ai suoi familiari”. Di conseguenza, i familiari di Melania non ne erano a conoscenza fino a questo momento. Secondo il legale, il Magistrato deve tener conto del fatto che Parolisi ha perso la potestà genitoriale. La figlioletta della coppia, che all’epoca dei fatti aveva un anno e mezzo, vive con i nonni materni. Quanto alla buona condotta, per ogni semestre di pena si ottiene uno sconto di 45 giorni, ossia 3 mesi all’anno, ha spiegato l’avvocato. Ogni 4 anni, c’è uno sconto di un anno. Di conseguenza, Parolisi potrebbe non avere più 20 anni da scontare, ma 18.
Fonte: Il Messaggero, Il Fatto Quotidiano
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