Da Roberto Burioni a Ilaria Capua a Massimo Galli: sono molti i virologi e infettivologi divenuti volti familiari in tv. Ora la Codacons chiede verifiche.
Sin dall’inizio dell’epidemia da Covid-19 si sono susseguiti interventi, scontri e accuse tra i virologi del Paese. In tv, sui giornali, sui social: gli esperti di epidemie sono diventati parte integrante della quotidianità dei media. Ed è certamente comprensibile che, in un momento così delicato, si richieda l’opinione di un esperto. Come scrive Il Fatto Quotidiano, ha destato molta curiosità l’ormai presenza fissa del Professor Roberto Burioni, Ordinario di Virologia presso l’Università Vita-San Raffaele, nel programma di Rai Due “Che tempo che fa”, condotto da Fabio Fazio. Il Codacons ha chiesto a Viale Mazzini di rivelare quale sia il compenso percepito dal noto virologo.
La società di produzione del programma, di cui Fazio è socio al 50% insieme alla Magnolia, ha specificato che il Professor ottiene un gettone di presenza, come tutti gli altri ospiti “esperti” invitati negli studi televisivi. A preoccupare il Codacons, non è solo la presenza fissa degli esperti in televisione ma anche il rispetto delle regole sulla pluralità delle informazioni. La quale potrebbe venire fortemente compromessa se a suonare è sempre e soltanto la medesima campana. L’Associazione a difesa dei Consumatori – riferisce – Adnkronos – ha insistito sul fatto che le reti Rai vengono finanziate dai cittadini attraverso il canone che si paga insieme alla bolletta dell’elettricità. Dunque i contribuenti hanno il diritto di conoscere l’ammontare del compenso degli esperti che vengono ospitati e, nella fattispecie, di Roberto Burioni. Per tale ragione Codancons ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti per verificare la congruità e la trasparenza dei compensi che la Rai riconosce al virologo.
Ma non è tutto. Infatti Burioni, lo scorso marzo, ha pubblicato con la casa editrice Rizzoli, un suo libro dal titolo: “Virus la grande sfida”, dove si è occupato anche del Coranavirus e delle fake news relative alla patologia. Come scrive Next Quotidiano, il Professore, nelle sue ospitate, fa spesso riferimento al suo libro. Lo scienziato ha spiegato di aver proposto alla casa editrice Rizzoli di velocizzare l’uscita del suo libro in modo da fornire informazioni adeguate alla popolazione, informazioni utili in un momento di grande destabilizzazione legata ad un virus totalmente nuovo e sconosciuto. Ma l’impressione, suscitata in molti telespettatori, è che il virologo, nel corso delle sue ospitate televisive, stia facendo pubblicità al suo prodotto.
Sui compensi pattuiti ha cercato di indagare la rivista Panorama che si è rivolta all’agenzia di eventi e comunicazione bolognese Elastica, che ha tra i suoi clienti proprio Burioni, fingendo di voler invitare ad un evento proprio il virologo. Questa la risposta sul budget: “Il professore farà le sue valutazioni. Potrebbe decidere di partecipare gratuitamente oppure di chiedere qualcosa in più perché è talmente impegnato che il compenso economico può essere una ragione per fare le cose”. Meno misteri, invece, sul compenso della virologa Ilaria Capua, altro volto ormai molto noto in tv. A quanto pare la virologa, ex parlamentare di Scelta Civica, per un intervento di appena 10 minuti, chiederebbe circa 2000 euro.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, Adnkronos, Next Quotidiano, Panorama