L’Austria boccia la condivisione del debito pubblico. E gela l’Italia sul fronte del turismo.
Dall’Austria arrivano due brutte notizie per il nostro Paese. Cominciamo con il dire che il cancelliere Sebastian Kurz si è opposto fermamente alla condivisione del debito pubblico italiano. E, come se non fosse abbastanza, alcuni accordi per promuovere il turismo tra le nazioni meno colpite dal Coronavirus, ideate dall’Austria insieme a Germania e altri Paesi del centro-Europa, rischiano di mettere in ginocchio il nostro settore turistico. Così -riporta Adnkronos – si è espresso il premier Kurz :“L’Italia ha bisogno dell’aiuto dell’Unione Europea. E intendiamo fare la nostra parte ma non attraverso la condivisione dei debiti”. Dichiarazioni che non lasciano spazio ad interpretazioni. Secondo il cancelliere la soluzione per gestire il debito pubblico italiano (e di nazioni come Spagna e Grecia, tutte penalizzate dall’emergenza) risiede nel pacchetto di aiuti UE. La cifra stanziata è di 500 miliardi di Euro ma potrebbe aumentare. Purtroppo, a lievitare sarà anche lo stesso debito italiano: al momento, esso rappresenta il 134.8% del PIL ma le previsioni sono poco rosee. Secondo il Corriere della Sera assisteremo a una crescita di questa percentuale fino al 158.9%, il doppio rispetto a Paesi come Germania e Olanda. Il peggioramento della situazione, che sta costando il lavoro a molti italiani, è certamente imputabile alla stasi quasi completa di molti settori economici del Paese. Immobilità causata dalla pandemia di Coronavirus.
E una decisione che viene proprio dall’Austria contribuisce a danneggiare l’economia italiana già in ginocchio. Alcuni giorni fa era circolata la notizia di un piano per incentivare il turismo , piano studiato da alcuni esponenti della cancelleria tedesca assieme ai loro colleghi austriaci. Il Giornale riporta che dalle parole si sta arrivando ai fatti: nonostante il Ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas si sia detto contrario alla realizzazione dei corridoi turistici “Covid-free”, l’Austria ha già annunciato una graduale riapertura al confine con la Germania. E i gestori degli stabilimenti balneari sui laghi austriaci si preparano ad accogliere i turisti tedeschi. Nonostante l’opposizione di Maas, il piano di riapertura tedesco parla chiaro: tra il 16 Maggio e il 15 Giugno la cancelliera Angela Merkel intende riaprire i confini con alcune nazioni europee meno colpite dal Covid-19, incluse Danimarca, Lussemburgo e la stessa Austria. A chiarire la questione è intervenuta la ministra Elisabeth Kostinger, responsabile del Turismo: “Per aprire al turismo verso l’Italia servirà tempo. Dipende dal numero di contagi e dalle limitazioni agli spostamenti nel Paese”. Dichiarazioni che hanno scatenato la dura reazione di Fratelli d’Italia, dopo la decisa opposizione della Lega di alcuni gironi fa: “Stiamo depositando un’interrogazione alla Commissione Europea.La creazione dei corridoi Covid-free ci costerebbe una diminuzione del fatturato del 73%”. Ha dichiarato l’Eurodeputato Sergio Berlato . Difatti, è proprio dalla Germania che ogni anno arriva il maggior flusso turistico verso l’Italia. Quindi un dirottamento del flusso dei viaggi si tradurrebbe in un calo dei turisti pari a 25 milioni di viaggiatori in meno nel nostro paese. Cifre spaventose dato che abbiamo già i nostri bei problemi da risolvere con il debito pubblico. E che destano ulteriori preoccupazioni ne gestori degli stabilimenti balneari che, con le nuove misure previste dal decreto per le spiagge, hanno già stimato una perdita del 60% rispetto agli anni precedenti.
Fonte: Adnkronos, Il Giornale
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