Il Movimento Cinque Stelle inizia a dare i primi segni di cedimento sulla regolarizzazione dei migranti che lavorano nel settore agricolo proposta dal Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova.
Da settimane si sta discutendo sulla proposta del Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova di una sanatoria per regolarizzare i migranti che lavorano in Italia nel settore agricolo e non solo. Il testo del Ministro renziano prevede la regolarizzazione di circa 300-400mila lavoratori presenti sul nostro territorio senza i documenti necessari. Si tratta, soprattutto, di braccianti, raccoglitori, lavoratori dei campi. Insieme a lor anche badanti, colf e baby sitter. Secondo la titolare del dicastero dell’Agricoltura – supportata anche dalla senatrice Emma Bonino – sarebbe un modo per ovviare alla carenza di manodopera del settore agricolo e uno strumento per combattere il fenomeno dello sfruttamento legato al caporalato. L’argomento è stato oggetto di scontro, nei giorni scorsi, tra Italia Viva e il Movimento Cinque Stelle. Solo pochi giorni fa il leader dei grillini, Vito Crimi – intervistato da Radio 24 – si era detto contrario alla sanatoria: “Se c’è una sanatoria modello Fini, Bossi o Maroni noi non ci stiamo.Stop anche ai permessi di lavoro temporanei perché consentono a queste persone di continuare a lavorare in nero e sono anche oggetto di sfruttamento”. La proposta dei Cinque Stelle – almeno fino a pochi giorni fa – era quella di impiegare nel settore agricolo i percettori del reddito di cittadinanza e di altre forme di sussidi economici. Dichiarazioni che sembravano coerenti con la linea del suo predecessore, Luigi Di Maio, il quale aveva più volte ribadito che le navi Ong non devono diventare un “taxi in mare” per trasportare gli immigrati sulle coste italiane. Immigrati che, purtroppo, spesso finiscono nelle maglie dello sfruttamento.
Tuttavia, nelle ultime ore, anche i grillini sembrano aver dato i primi segni di cedimento. Infatti, pur non accettando la sanatoria in toto, hanno dato il loro consenso a permessi di un mese per i lavoratori stagionali. Lo stesso Vito Crimi, ha dichiarato al Corriere della Sera:” Nel momento in cui concediamo un permesso di soggiorno per sei mesi, come ipotizzato, di fatto stiamo concedendo a tutti coloro che erano in Italia l’anno scorso di poter liberamente circolare, senza vincolarli a un contratto di lavoro. Io, invece, sono pronto a collegare un contratto con un’eventuale regolarizzazione di uno stagionale che nel 2019 non è tornato nel suo Paese.”
Ma i Cinque Stelle, ancora una volta, sembrano avere due anime. E anche sulla sanatoria non ci sono pareri pareri univoci. Non completamente almeno. Infatti se il leader del M5S Crimi tende a restare cauto e a non sbilanciarsi e, tutto sommato, vorrebbe un freno alla sanatoria come la intende Bellanova, ben diversa è la posizione di Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera. Brescia, molto vicino alle posizioni del Presidente della Camera Roberto Fico – intervistato dalla Repubblica – ha ammesso che i Cinque Stelle si stanno aprendo a questa possibilità. Al punto che, secondo lui, l’accordo sulla regolarizzazione dei migranti si farà e sarà di almeno 3 mesi: “Il fatto che il Movimento Cinque Stelle abbia dimostrato apertura è già un ottimo risultato. Auspico inoltre che i 3 mesi siano rinnovabili se il lavoratore riesce a dimostrare di essere ancora necessario”.
Fonte: Corriere della Sera, Repubblica, Radio 24