Il Presidente dell’Inps: “Sì alla regolarizzazione dei migranti, la Germania lo ha fatto”

Nel pieno del braccio di ferro all’interno della Maggioranza, si inserisce nella discussione anche il Presidente dell’Ente che auspica un accordo tra M5S e PD-LEU. Intanto il Governo prepara il Reddito di Emergenza e la seconda tranche di pagamenti per gli autonomi.

Tridico scende in campo al fianco del Ministro Bellanova: "Si alla regolarizzazione dei migranti" - Leggilo.org

Il Presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Pasquale Tridico, in un’intervista rilasciata a La Stampa, ha parlato della proposta avanzata dal Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, per un provvedimento ad hoc per la regolarizzazione dei migranti. Il Ministro di Italia Viva, che sta spingendo per inserire la sanatoria all’interno del Decreto Cura Italia bis, ha spiegato che sono sostanzialmente due gli obiettivi: in primis, dal punto di vista sanitario e sociale, permetterebbe di sottrarre gli extracomunitari in questione dalle mani della criminalità organizzata e del caporalato; in secondo luogo, permetterebbe il via libera alla manodopera mancante nel settore ortofrutticolo, che potrebbe subire un grave contraccolpo quest’anno.

Si tratterebbe, al momento, di regolarizzazione temporanee, ma di almeno di 6 mesi, per venire incontro alle esigenze del mondo agricolo, per poi avanzare un disegno di legge ben più strutturato, che riguarderebbe quasi 600mila persone. Ma la proposta, appoggiata da Italia Viva, Partito Democratico e Liberi e Uguali, si è scontrata in Consiglio dei Ministri con l’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle.

Come spiega Repubblica, il Sottosegretario all’Interno e reggente del M5S, Vito Crimi, ha respinto la proposta: “No ad una sanatoria dei migranti nell’agricoltura stile Maroni”. Parole che che hanno portato alle minacce di dimissioni da parte di Bellanova, poi rientrate. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha cercato di far convergere le due posizioni all’interno della Maggioranza, ha incontrato, per parlare del tema, Bellanova ed i Ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, ma durante il vertice non si è arrivati ad una decisione. Il Ministro Provenzano si è mostrato però fiducioso: “Non è una questione di bandierine. Troveremo la soluzione e credo che sia urgente”. Ma anche il Movimento è spaccato: il Deputato Giuseppe Brescia, Presidente della commissione Affari costituzioni alla Camera e il Senatore Matteo Mantero si sono detti favorevoli alla sanatoria.

Impensabile arrivare ad un accordo senza i grillini, o anche solo una parte: l’Opposizione è contraria, con il leader della Lega Matteo Salvini che, nel ribadire contrarietà alla maxi-sanatoria, ha ipotizzato manifestazioni di protesta anche in piazza: “Nel rispetto delle regole se ci sarà una sanatoria di centinaia di migliaia di abusivi protesteremo a nome degli italiani sia nelle aule del Parlamento che fuori dalle aule del Parlamento”. Sulla stessa lunghezza d’onda Forza Italia, con il Senatore Francesco Battistoni che invita il Governo a cercare altre strade: “Le priorità per il mondo agricolo sono ben altre: la reintroduzione dei voucher agricoli in primis, e la possibilità per i percettori di Reddito di Cittadinanza di poter lavorare nei campi come braccianti”.

Le dichiarazioni di Pasquale Tridico hanno imbarazzato Crimi: il Presidente dell’INPS è arrivato ai vertici della sede nazionale di Via Ciro il Grande a Roma proprio dopo un accordo raggiunto tra i grillini e la Lega, nell’allora Governo Conte I. Ha spiegato Tridico: “Sono favorevole alla regolarizzazione degli immigrati. L’ho sempre detto e sarebbe ipocrita nascondermi dietro al mio ruolo. I numeri parlano chiaro: il contributo degli immigrati regolari non è irrilevante”. E ancora: “Se devo dire la mia, sceglierei la strada della Germania: durante l’ultima crisi siriana ha saputo coniugare le esigenze umanitarie con quelle dell’economia”. Come aggiunge Affari Italiani, Tridico ha anche parlato dei prossimi provvedimenti del Governo per il sostegno alle famiglie, come il Reddito di Emergenza. Si tratta di un sostegno che avrà durata limitata, due o massimo tre mesi da maggio, e destinato a lavoratori esclusi dal reddito di cittadinanza e dagli altri sostegni previsti dall’Esecutivo durante l’emergenza, come i 600 euro per i lavoratori autonomi.

Si tratta dunque di precari, lavoratori stagionali e intermittenti, studenti e molti stranieri, come specificato dal Presidente dell’INPS. Persone che la crisi ha colpito ferocemente, ma i cui parametri fiscali non permettevano di accedere a specifici provvedimenti. Tridico, infine, ha cercato di rispondere alle critiche piovute sull’Ente Previdenziale a causa dei ritardi dei pagamenti di aprile. Spiega il Presidente: “Per il bonus autonomi, abbiamo pagato 3,7 milioni di assegni, quasi tutti fra il 15 e 20 aprile. Altre 900 mila domande erano da parte di persone che non avevano i requisiti o con qualche errore: circa la metà dovrebbero essere accolte”. La seconda rate sarà erogata senza richiesta, mentre per la terza occorrerà invece un’autodichiarazione con cui si certifica la riduzione di un terzo del reddito, oppure la chiusura dell’attività, a causa dell’emergenza Covid-19.

 

Fonte: La Stampa, Repubblica, Affari Italiani

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