La Regione Lazio del segretario del PD Nicola Zingaretti fa parlare di sé. Mascherine acquistate tramite appalti non trasparenti, posti letto gestiti da privati e detenuti infettati che escono e soggiornano in hotel a spese della Regione.
Il Coronavirus si sta rivelando dannoso non solo sotto il profilo strettamente sanitario. Sta facendo emergere ciò che, nel nostro Paese non funziona – o non funziona appieno – sotto diversi aspetti. E se nei mesi scorsi nell’occhio del ciclone è finita, soprattutto, la sanità lombarda, ora a essere sotto la lente d’ingrandimento è il Lazio del Dem Nicola Zingaretti. La Regione Lazio, negli ultimi giorni, sta facendo parlare di sé per diverse questioni. Da quanto emerso da un recente servizio de Le Iene – preceduto da un’inchiesta apparsa su La Verità già ad aprile – la Regione Lazio avrebbe ignorato la proposta dell’imprenditore Filippo Moroni che proponeva mascherine Ffp2 e Ffp3 a 1,80 euro per appaltare la fornitura ad altre ditte che le hanno proposte a prezzi ben più alti. Tra queste figura anche la Eco Tech che ha venduto le mascherine a 3,60 euro l’una. In tutto la Regione avrebbe investito 30 milioni di euro in questi dispositivi di protezione. Di fronte alla richiesta di spiegazioni del giornalista de Le Iene, il Presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, ha sostenuto: “Se siamo stati truffati spero che Le Iene si schierino dalla nostra parte e non da quella dei truffatori solo perché sono del PD. Spero che Le Iene non diventino portavoce dei leghisti”.
La seconda “pietra dello scandalo” che sta facendo piovere polemiche sul Lazio è il rapporto tra Sanità pubblica e privata. L’emergenza Coronavirus ha messo in chiaro che fare tagli alla Sanità pubblica significa mettere a rischio la vita di milioni di persone. E’ stata oggetto di dure critiche la Regione Lombardia. Ma ora nell’occhio del mirino è finito anche il Lazio. Infatti – spiega Fanpage – la Regione di Nicola Zingaretti è seconda solo alla Lombardia per il peso ricoperto dal settore privato. Il 51% dei ricoveri ospedalieri e il 49% dei ricoveri gravi nel Lazio avviene in strutture private e il 24,5% della spesa pubblica va a privati convenzionati. La metà dei posti letto è gestita da strutture private. E anche nel settore delle terapie intensive i privati contano ben il 36% dei posti. La Regione a trazione Dem, tra il 2001 e il 2014, ha perso ben il 30% di posti letto nonostante la continua crescita della popolazione anziana.
Ma non finisce qui. Infatti grande attenzione anche sulla questione “carceri”. O meglio: detenuti scarcerati. La Regione Lazio. riporta Il Giornale – sta pagando più di 2000 euro per la “quarantena” di 5 detenuti infettati dal Covid 19 presso un Bed and Breakfast. Lo scorso 11 marzo il Tribunale di Sorveglianza di Roma aveva disposto una licenza di 15 giorni ai detenuti in regime di semilibertà. In pratica potevano non fare rientro in carcere la sera in modo da evitare una possibile diffusione del Coronavirus tra i carcerati. Tuttavia sono stati individuati 5 detenuti in condizioni economiche disagiate tali da non potersi pagare l’affitto per una sistemazione idonea. E allora il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale – figura istituita solo nella Regione lazio – ha ritenuto che la Regione dovesse farsi carico del pernottamento di questi 5 detenuti. Ora la Regione sta pagando 35 euro a notte per ciascuno di essi per un totale di 2625 euro.
Fonte: La Verità, Le Iene, Fanpage, Il Giornale