Daniela, infermiera di Casalmaggiore: una vita davanti, prima del Coronavirus

Daniela Bergamaschi, 48 anni, infermiera presso l’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, ha visto con i suoi occhi l’epidemia di Covid-19. Ma a portarla via dal mondo, tuttavia, è stato altro.

infermiera morta covid 19 - Leggilo

Sono 153 i medici morti in Italia a causa del Covid-19. Ermenegildo Santangelo, informa Adnkronos, ex professore ordinario di Anestesiologia e Rianimazione, è l’ultimo camice bianco ad essersi aggiunto all’elenco aggiornato dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo). Ma, purtroppo, la lista è lunga. Sono 30, invece, gli infermieri. Tra questi, anche Daniela Bergamaschi, infermiera presso l’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, impegnato in prima linea nella lotta all’epidemia di Covid-19. La donna, però, non è deceduta a causa del virus, ma a causa di un male contro cui lottava da tempo.

Daniela Bergamaschi, come scrive La Provincia, aveva 48 anni, lavorava nei Poliambulatori ed era specializzata in lesioni cutanee. Conosciuta da tutti, la notizia ha sconvolto la piccola comunità di San Martino dell’Argine, comune di poco più di 1.500 anime, in provincia di Mantova, in Lombardia. I suoi colleghi la ricordano come donna combattiva sempre a disposizione dei suoi pazienti, oltre che una grande professionista nel suo campo. In un lungo post divenuto immediatamente virale, il Dottor Stefano Superchi, ha voluto rendere omaggio ad una collega ed un’amica: “Cara Daniela, ci hai lasciato in questo giorno di primavera quando il cielo così azzurro sembra una contraddizione con un dolore così grande”, ha scritto il collega. “Da qualche mese ormai stavi combattendo e tanti di noi chiedevano tue notizie nella speranza di poterti rivedere al solito posto”, si legge ancora nel post. E conclude: “Purtroppo rimarrà solo il ricordo di una guerriera che mancherà tanto a tutti noi, e del tuo sorriso perduto per sempre”.

https://www.facebook.com/stefano.superchi.9/posts/3634779503230705

Fonte: La Provincia, Stefano Superchi Facebook

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