Azione eclatante del Carroccio che occupa i banchi parlamentari in segno di protesta contro il Governo. Il Presidente della Regione Calabria Santelli firma un’ordinanza in cui anticipa le aperture dei locali della ristorazione. Conte in Aula per le informative sulle azioni economiche.
Nella notte i parlamentari della Lega, sia alla Camera che al Senato, hanno occupato i banchi in segno di protesta contro il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In tutto, 40 Deputati e 34 Senatori del Carroccio, poco dopo la fine dei lavori, intorno alle 22.30 circa, hanno comunicato la volontà di restare nelle Aule sino a quando il Capo del Governo non darà risposte concrete sulla riaperture e sui sostegni economici a famiglie ed imprese. Come spiega La Stampa, i parlamentari leghisti hanno respinto l’invito del Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati di abbandonare l’Aula. Poco dopo, il leader della Lega Matteo Salvini, ha spiegato via social le motivazione del gesto: “Vogliamo rivolgere al Governo le domande degli italiani sulla cassa integrazione e i seicento euro mai visti”.
Per la Lega, Conte continua a non dare risposte certe sulle date di riaperture, e a penalizzare numerose categorie, specie nel commercio, che dopo due mesi di quarantena sono ormai allo stremo e non potranno sostenere ulteriori giorni di chiusura. Inoltre si contestano a Conte anche le modalità degli interventi: il ricorso massiccio ai DPCM, anche in questa fase di discussione della gestione della crisi economica, esautora il Parlamento del suo ruolo vitale. Continua Salvini: “Noi siamo qui, non intralciamo i lavori parlamentari e portiamo qui la voce di tutti quelli che in queste ore si rivolgono a noi. Chiediamo tempi certi di erogazione delle risorse”.
L’ex Ministro dell’Interno chiede inoltre al Guardasigilli Alfonso Bonafede di conferire in Aula sulla vicenda legata alle richieste di scarcerazioni, alcune già approvate altre in fase di valutazione, di alcun boss mafiosi a causa del Covid-19. Spiega Salvini: “Qualcuno gode in benefici del virus e sono gli oltre quaranta mafiosi ed ergastolani usciti dal carcere con la scusa del Covid per i pasticci creati dal Ministro Bonafede che dovrebbe dimettersi per questo”. Urgono risposte, conclude Salvini, anche sul Def e sul piano, non ancora proposto, richiesto anche da Confindustria, sulle aperture in sicurezza per i lavoratori. Come aggiunge Il Corriere della Sera, la Lega ha invitato gli alleati di Governo ad unirsi, ma Forza Italia ha rimarcato le distanze, iniziate sul documento Mes in Europa con lo storico alleato. In una comunicazione ufficiale il Presidente del partito Silvio Berlusconi, si è allontanato dall’iniziativa leghista: “Forza Italia non occupa le Camere, abbiamo metodi diversi dalla Lega. Non capisco i miei alleati sul Mes, escludo vogliano allontanare l’Italia dall’ Ue”. I parlamentari di Fratelli D’Italia si sono detti invece sorpresi dall’azione leghista: “Non siamo stati informati in anticipo”. La Lega avrebbe quindi, secondo le parole di Giorgia Meloni, agito in totale solitudine.
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Eppure, Giuseppe Conte è apparso irremovibile. Sulla Fase 2 il governo sta seguendo un piano che “persegue l’interesse generale anche con misure impopolari“, ha affermato il Premier invitando a distinguere l’azione emergenziale da contrapposizioni politiche e ricerca di consensi. “Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità“, ha detto Conte che ripone speranze nel 4 maggio, quando inizierà la fase di convivenza con il virus. “Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti“, per questo la linea d’azione sarà netta, allentando le misure ma aprendo in totale sicurezza.
Nella sua informativa, il capo dell’esecutivo ha citato Aristotele: “La filosofia antica distingueva la doxa, intesa come l’opinione, la credenza alimentata dalla conoscenza sensibile, dall’epistème, la conoscenza che invece ha saldi basi scientifiche”. Non a caso, il governo ha seguito la task force di esperti, cioè un principio di conoscenza scientifica, e le raccomandazioni di persone qualificate. “Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio“, ha proseguito Conte per poi citare proprio il rapporto del comitato tecnico-scientifico,secondo cui la riapertura totale al 4 maggio porterebbe a un rischio elevatissimo di ripresa del contagio.
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Non solo nelle Aule, anche dalle Regioni si iniziano ad inasprire i rapporti con il Governo. Come spiega Repubblica, il Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, con un’ordinanza pubblicata poco prima delle 22 di ieri sera, ha annunciato l’anticipo delle aperture di numerosi locali commerciali e aziende. Una mossa che ha scosso il Governo, scavalcato dall’iniziativa della Governatrice calabrese e contro cui, Roma, promette ricorsi. Da oggi, bar, ristoranti, agriturismi e pizzerie non solo potranno servire d’asporto, previsto a livello nazionale dal 4 maggio, ma potranno anche servire ai tavoli, purchè all’aperto e nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, previsto invece a giugno dal cronoprogramma del Governo.
Un’azione che ha sorpreso anche i Sindaci e i vertici delle istituzioni, anche sanitarie, ma necessaria, ha spiegato il Presidente della Regione Calabria, per venire incontro alle esigenze di numerosi commercianti che spingono per cercare di salvaguardare la stagione estiva, nel limite delle norme sulla distanza. Sarà possibile spostarsi da Comune in Comune per lo svolgimento di sport individuali, o per raggiungere imbarcazioni di proprietà. Torneranno, inoltre, i mercati all’aperto e la vendita ambulante. Pochi giorni fa, Santelli, si era invece scagliata contro il Governo per la scelta di concedere la possibilità di spostamento di Regione in Regione dopo il 4 maggio. La Governatrice, come altri suoi omologhi del Sud, si era detta intimorita da un esodo che sarebbe difficile da controllare, dei numerosi lavoratori e studenti fuori sede che ne approfitterebbero per tornare a casa.
Il Premier Conte intanto ha terminato il suo discorso, nel corso dell’informativa a Montecitorio, poi toccherà a Palazzo Madama, sul piano del Governo per gli aiuti economici e la gestione dell’emergenza, ha espresso dichiarazioni che stanno facendo molto discutere: “Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità”. Il Premier, come spiega Ansa, è stato accolto tra le proteste delle opposizioni, ma ha difeso la linea del Governo nella gestione dell’emergenza e respinto le accuse di scarsa limpidezza dell’Esecutivo nei confronti del Parlamento.
Fonte: La Stampa, Il Corriere della Sera, Repubblica, Ansa