La società statunitense Gilead ha testato il farmaco Remdesivir su centinaia di pazienti affetti da Covid-19. Quello che emerge dai test è molto interessante.
Continua in tutto il mondo la dura guerra contro il Coronavirus, in cerca di un vaccino o quantomeno di farmaci che possano ridurre il tasso di mortalità nei pazienti a rischio e velocizzare il recupero di quelli con sintomi più gravi. E’ una guerra silenziosa che si combatte con test, ricerche e farmaci sperimentali. E proprio tra i questi ultimi, sale agli onori della cronaca il farmaco Remdesivir, un prodotto della società biopharma Gilead, operativa negli USA. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore l’azienda, che ha la sua sede principale a Foster City in California, ha rilasciato un comunicato molto ottimista riguardo gli ultimi test condotti con il Remdesivir su un campione di pazienti affetti da Covid-19. “I test hanno interessato 397 persone con sintomi gravi, divise in due gruppi. Il 50% dei pazienti ha registrato miglioramenti, uscendo dalla terapia intensiva”.
L’efficacia del trattamento varia lievemente a seconda della durata della terapia: il 64.5% dei malati trattati con il farmaco per 5 giorni sono guariti mentre tra quelli che hanno ricevuto un ciclo di cure della durata di 10 giorni, il tasso di guarigione è del 53.8%. Diffusi anche gli esiti di un secondo test da Sky TG24: il farmaco Remdisivir sembrerebbe più efficace se somministrato nelle prime fasi dell’infezione. Il 62% dei soggetti a cui è stato somministrato durante la prima fase dell’infezione ha riportato miglioramenti contro il 49% di chi lo ha ricevuto solo successivamente. Dati che smentiscono un’iniziale dichiarazione dell’OMS secondo cui il medicinale non sarebbe efficace. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha immediatamente rettificato le proprie dichiarazioni, specificando che il primo studio aveva avuto una durata troppo breve.
La notizia dei buoni risultati ottenuti dai test ha fatto si che le azioni della Gilead guadagnassero punti in borsa. Infatti – riporta Il Corriere della Sera – la società californiana ha registrato un aumento di +6% sull’indice NASDAQ, chiudendo a +5.7%. Il presidente americano Donald Trump non si è tuttavia sbilanciato troppo, limitandosi ad affermare: “Si tratta di una buona notizia”. Più ottimista Anthony Fauci, membro della task force di medici e virologi che lavora senza sosta negli Stati Uniti, ormai teatro di circa un terzo dei contagi mondiali con 1 milione e 600.000 malati. Fauci ha dichiarato: “Questo ci dimostra che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Riusciremo a curare il virus”. Dichiarazioni positive anche dalla Stanford University: “Servono dati aggiuntivi ma sono risultati molto interessanti” ha dichiarato Aruna Subramainan, una delle ricercatrici che ha partecipato allo studio della Gilead.
Il Remdesivir era stato inizialmente sviluppato per curare l’Ebolavirus, una malattia infettiva che imperversa in Africa e che ha fatto molte vittime in Congo già a partire dal 1976. Nonostante i test, non era mai stato distribuito. Chissà che non possa rivelarsi un importante arma per affrontare la pandemia che continua a uccidere e a causare gravi perdite in termini di vite umane ma anche ingenti perdite economiche ovunque.
Fonte: Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, SkyTg24
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