L’agenzia di rating pone l’Italia appena al di sopra del livello spazzatura. Cresce il timore di assalti delle aziende straniere ai colossi italiani.
Fitch, agenzia di rating, ha declassato il nostro Paese, attribuendo all’affidabilità del debito pubblico un BBB- con outlook stabile, appena un gradino superiore al livello “Junk” (spazzatura). Come scrive Repubblica, la scorsa settimana, l’agenzia Standard & Poor’s ha invece confermato il giudizio di BBB. Spiega l’agenzia Fitch: “Il downgrade riflette il significativo impatto del Cornavirus sull’economia italiana e sulla posizione di bilancio”. E ancora: “Riteniamo che le tensioni politiche si intensificheranno con il rilassamento graduale delle misure di lockdown e l’attenzione politica si sposterà sull’economia e la risposta comune europea alla crisi”. A pesare sul giudizio, la possibile contrazione del Pil, che la stessa agenzia stima all’8%, e un aumento del rapporto debito/Pil al 156%. L’outlook stabile è figlio invece dell’idea che gli acquisti della Bce potrebbero aiutare l’Italia, allontanando i rischi di rifinanziamento.
Come aggiunge Inside, cresce la preoccupazione di un possibile attacco delle aziende straniere alla industrie strategiche del nostro Paese. A tal proposito il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, guidato dal Deputato della Lega Raffaele Volpi, sta indagando su quali potrebbero essere le aziende a maggior rischio durante questa crisi e per vigilare sull’applicazione di alcuni provvedimenti dell’attuale Governo, come il potenziamento del Golden Power, per difendere le aziende straniere da scalate internazionali. Il Senatore di Fratelli D’Italia, Adolfo D’Urso, ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i vertici Unicredit, Generali, Mediobanca, Ubi, Crédit Agricole Italia, Intesa SanPaolo e Mps. Previsto anche un incontro con Deutsche Bank, che lo stesso Senatore definisce: “Un malato con in pancia un enorme quantità di derivati e ha una forte presenza in Italia”.