L’ex Ministro dell’Interno, Marco Minniti, sulla scia della renziana Teresa Bellanova propone di regolarizzare gli immigrati. Ma le ragioni sono molto diverse.
Qualche giorno fa il Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, durante una seduta in Senato, ha lanciato la proposta di regolarizzare gli immigrati che, spesso, clandestinamente e sotto lo sfruttamento dei caporali, lavorano nel settore agricolo. Proposta che ha trovato il consenso di Dem e grillini. Ora a rilanciare la proposta troviamo Marco Minniti, ex titolare del Viminale durante gli ultimi governi di centrosinistra. Tuttavia le ragioni di Minniti sembrano diverse da quelle del ministro renziano. Bellanova, infatti, ritiene necessario ricominciare a fare entrare gli immigrati e regolarizzare i loro contratti di lavoro in quanto – a suo dire – l’agricoltura sta profondamente risentendo della loro mancanza. Minniti – intervistato dalla Repubblica – parla anche lui di lotta al caporalato, permessi di soggiorno e contratti di lavoro regolari ma, al tempo stesso, offre un punto di vista più pragmatico e più strettamente connesso al Coronavirus. Secondo l’ex Ministro, in parole schiette, avere migliaia di persone non registrate regolarmente significa avere migliaia di “fantasmi” che, sfuggendo ad ogni controllo, potrebbero diffondere enormemente il virus. Considerando anche il fatto che, chi vive in condizioni di clandestinità, nella maggior parte dei casi vive in condizioni di scarsa igiene. E questo contribuisce alla propagazione del Covid 19. “Un Paese che lotta contro il Coronavirus non può avere sul proprio territorio persone che sono fantasmi, irrintracciabili e che vivono in baraccopoli, potenziali focolai di epidemia”. Minniti invita a guardare la questione non da un punto di vista filantropico ma puramente pratico e, se vogliamo, un filino utilitaristico. Infatti sostiene che regolarizzare gli immigrati ora, andrebbe a vantaggio più degli italiani che dei migranti. “Non è agli stranieri che facciamo un favore regolarizzandoli, ma all’Italia perché ne va della salute pubblica”.
A differenza di altri, come l’ex senatore Cinque Stelle Gregorio De Falco , l’ex Ministro Minniti approva in toto la scelta del Governo di chiudere i porti per l’emergenza Coronavirus. Ma ritiene anche che non sarà certo un’infezione virale a fermare un fenomeno, come le migrazioni, che esiste da sempre. L’ex Ministro puntualizza anche che non si deve mai perdere di vista l’umanità, nemmeno durante un’emergenza che mette a rischio la salute e la vita delle persone. Concetto già espresso, qualche tempo fa durante un’intervista a La Stampa quando Minniti dichiarò: “Il cuore della Democrazia è l’agorà ma noi ora dobbiamo tenere le piazze vuote. E’ proprio in una situazione come questa che la democrazia deve vincere”.
Fonte: Repubblica, La Stampa