La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sembra fare un passo indietro sull’operato dell’UE nei confronti dell’Italia.
“È giusto che la Unione Europea chieda scusa all’Italia per la scarsa solidarietà dimostrata all’inizio della pandemia, ma ora l’Europa c’è”. Con queste parole, informa Ansa, Ursula von der Leyen ha fatto un mea culpa durante la plenaria del Parlamento europeo. La Presidente della Commissione Europea ha affermato che il nostro paese, il primo e tra i più colpiti dall’emergenza, è stato lasciato solo all’inizio della crisi. E infatti, i rapporti tra l’Italia e l’Ue sono stati tesi fin dall’inizio, per poi peggiorare con gli scontri sul MES e sugli Eurobond. “Non si può superare una pandemia di tale portata senza la verità”, ha esordito von der Leyen all’Eurocamera spiegando che i ritardi sono stati frutti di un problema iniziale: nessuno era veramente pronto ad affrontare questa pandemia. “Ed è vero che molti non erano presenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia”, prosegue per poi porgere delle scuse sentita all’Italia.
Scuse forse arrivate in vista del prossimo e decisivo Consiglio Europeo. Giovedì 23 aprile, infatti, i capi di Stato e di governo dei Ventisette paesi dell’Unione Europea parteciperanno a una riunione in streaming da ogni angolo del Vecchio Continente per discutere e approvare una linea definitiva sulle misure da attuare per far fronte all’emergenza. Tra le novità più importanti dell’ultimo Eurogruppo c’è la modifica del ricorso al MES, che potrà erogare fondi senza condizioni rigide per quanto riguarda le spese sanitarie. Un passo avanti nelle negoziazioni, ma che non soddisfa totalmente l’italia.
Have the courage to stand up for 🇪🇺.
Because this Union-of-ours will get us through. And it will be as strong tomorrow as we make it today.And if you need inspiration, look at the people of Europe standing together – with empathy, humility & humanity. I pay tribute to them all pic.twitter.com/NSIWEQpY9L
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 16, 2020
C’è insomma voluto molto tempo affinché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda, ma adesso secondo la Presidente della commissione la situazione è cambiata. “Ora la Ue è il cuore pulsante della solidarietà europea, la Ue è in piedi per aiutare chi ha piu’ bisogno”, ha detto Von der Leyen ricorda l’intervento delle equipe mediche di diversi stati membri che si sono spostate nei paesi più colpiti. Oltre all’emergenza sanitaria, c’è bisogno di misure senza precedenti per sostenere l’impatto economico.
“Nessuno va accusato, tutti avranno bisogno di un sostegno”, dice la von der Leyen secondo cui l’Europa starebbe facendo più di quanto fatto durante la crisi del 2008. Per la prima volta – spiega – è stata attivata la flessibilità del Patto di Stabilità; sono state prese misure coraggiose da parte della Bce, con una risposta collettiva che supera i 3 trilioni di euro. “Questa è la risposta più impressionante che sia mai avuta a livello internazionale, ma sappiamo che avremmo bisogno di più”, prosegue la presidente della Commissione, che cita un “Piano Marshall” di investimenti di migliaia di miliardi pubblici e privati per far risollevare l’economia europea.
Inoltre, informa Il Sole 24 ore, la von der Leyen in una conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha affermato che il prossimo bilancio deve essere la risposta alla crisi sanitaria. L’esecutivo comunitario avrebbe intenzione di presentare entro fine mese un nuovo progetto per il 2021-2027. La somma dell’attuale bilancio comunitario, per il periodo 2014-2020, non è infatti sufficiente né per finanziare il funzionamento normale dell’Unione né per affrontare le conseguenze economiche dell’attuale crisi sanitaria. Pertanto, nel quadro del bilancio europeo e attraverso la leva finanziaria, bisognerà mobilitare migliaia di miliardi di euro. Ma in che modo? Potrebbe nascere un fondo finanziato da obbligazioni emesse in comune dai Paesi membri. Idea supportata da Francia e appoggiata anche da Italia e Spagna. Inoltre, si discute della possibilità di permettere alla Commissione europea di aumentare le proprie emissioni di obbligazioni.
Fonte: Ansa, Ursula von der Leyen Twitter