Il Professor Marfella: “Vi spiego perché il Coronavirus si è diffuso al Nord”

Il professor Antonio Marfella spiega perché Il Covid 19 si è diffuso maggiormente nelle regioni del Nord Italia.

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Il Coronavirus, arrivato dalla lontana Cina, è approdato in Italia gettando panico soprattutto nelle regioni del Nord Italia, dove si è diffuso in tempi rapidissimi e con costi, in termine di vite umane, elevatissimi. Seguendo i dati aggiornati della Protezione civile, la Regione più colpita è la Lombardia, con un totale di 61.326 casi. Seguono Emilia-Romagna (20.752), Piemonte (17.690), Veneto (14.432), Toscana (7.527), Liguria (5.808), Marche (5.426), Lazio (5.111). Numeri inferiori troviamo nel Sud: in Campania i casi sono 3.769, seguita dalla Puglia con 3.118 casi. La Sicilia conta 2.501 casi, così come la Calabria ne conta 956. La Sardegna registra 1.138 casi totali, mentre la Basilicata e il Molise, rispettivamente con 319 e 257 casi, segnano i dati più bassi della diffusione dell’epidemia.

Ci si è chiesto a lungo perché il virus abbia attecchito, diffondendosi a macchia d’olio, in particolare nelle regioni del Nord mentre nel Sud il contagio è stato più limitato. A questa domanda – riferisce Meteoweek – ha risposto il professor Antonio Marfella, Dirigente Responsabile SSd Farmacoeconomia c/o Direzione Sanitaria Aziendale dell’IRCCS Fondazione Sen.G. Pascale. Secondo il Professore, il Coronavirus abbia colpito prevalentemente il Nord a causa dell’inquinamento, decisamente maggiore rispetto alle regioni del Centro e del Sud: “Gli abitanti sono già immunodepressi a causa del clima. Non a caso l’epidemia è scoppiata in Cina, il Paese più inquinato del mondo”, ha spiegato.

Tuttavia il Professor Marfella ha sottolineato anche che – in virtù di un migliore sistema sanitario regionale – al Nord ci si ammala di più ma si muore di meno mentre al Sud, pur essendovi meno casi, il numero di decessi, in proporzione, è maggiore. Sulle pessime condizioni igieniche in cui versano molte città del Sud si era espresso anche il Leader della lega Matteo Salvini dopo la sua visita a Napoli. Il capo del Carroccio, recatosi nel capoluogo campano qualche mese fa, aveva dichiarato di aver trovato la città in condizioni disastrose con persone che facevano i bisogni per strada e materassi sui marciapiedi. E – qualche tempo prima – la sindaca leghista di Cecina, Susanna Ceccardi – riportava Il Giornale – aveva dichiarato che un medico del Nord avrebbe dovuto essere pagato di più di uno del Sud in quanto al Nord la sanità è più efficiente. Me il Professor Marfella non apprezza particolarmente le opinioni di Matteo Salvini e di chi lo segue. Infatti dichiara: “Se per il Coronavirus ci vuole una quarantena, allora per chi va ai comizi di Salvini ci vuole una ottantena”.

Fonte: Il Giornale, Meteoweek

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