L’attacco del giornale tedesco ha provocato un’ondata di indignazione nel nostro Paese, tanto da far intervenire il Ministro degli Esteri. Ma, nel 2014, il fondatore del Movimento a Bruxelles disse le stesse identiche parole.
Stanno facendo molto discutere l’articolo a firma di Christoph B. Schiltz, pubblicato il 9 aprile sul noto quotidiano tedesco Die Welt. “Signora Merkel rimanga incrollabile”, recita il titolo al cui interno si invita la Cancelliera a non cedere alle richieste italiane a Bruxelles poichè: “In Italia la mafia sta aspettando i finanziamenti a pioggia dalla Ue“. Le accuse mosse contro il nostro Paese, che sta attraversando la fase acuta dell’epidemia da Covid-19, sono state ritenute altamente offensive dal Governo italiano. Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite del programma Uno Mattina, su Rai Uno, ha replicato a stretto giro con queste parole: “Un’affermazione vergognosa e inaccettabile. Spero che il Governo tedesco ne prenda le distanze. L’Italia piange oggi le vittime del Covid-19, ma ha pianto e piange le vittime della mafia. Non accetto che in questo momento si facciano considerazioni del genere”.
Il Capo della Farnesina ha poi continuato sulla sua pagina Facebook: “Questo non è un gioco, non è una partita tra due o più Paesi. Le persone stanno morendo e l’Europa ha il dovere di rispondere. Serve un messaggio di unità, e a chiederlo non è l’Italia, ma tutto il popolo europeo”. Critiche anche dall’opposizione in Parlamento, come riporta Repubblica, dove il leader della Lega Matteo Salvini ha usato toni più duri: “Vergognatevi e sciacquatevi la bocca quando parlate di Italia”. Accuse anche dal Senatore M5S e Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra: “Chi non vuole recepire la legislazione antimafia italiana sull’aggressione ai capitali mafiosi, chi ha ‘pecunia non olet’ come suo Vangelo, chi ha tantissimi locali di ‘ndrangheta a casa sua, rovescia su chi piange migliaia di vittime contro la mafia accuse infami”.
E tuttavia nelle ultime ore è ricomparso un vecchio video, datato 1 luglio 2014, dove il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, in una conferenza stampa organizzata dopo le Europee di poche settimane prima usa gli stessi toni denigratori del giornale tedesco nei confronti del nostro Paese. Come spiega Il Corriere della Sera, Grillo, parla dei primi Europarlamentari eletti a Bruxelles del M5S, invitandoli a controllare l’operato dei politici nostrani, misure utilizzate dallo stesso Die Welt. Raccontava Grillo: “Le persone che sono arrivate qua hanno la volontà e l’impegno di creare un’Europa trasparente, Bisogna far conoscere quello che succede, bisogna dirlo nelle Commissioni, dove c’è un politico e sette emissari delle multinazionali”.
E continuava: “Bisogna capire dove vanno i finanziamenti. Ero già stato qui, ero venuto a dire: ‘Non date più finanziamenti all’Italia’. Questi finanziamenti scompaiono in tre Regioni: Calabria, Sicilia e Campania. Quindi ‘ndrangheta, mafia e camorra. Non dateli più“. Fa quindi un certo effetto leggere le parole di Di Maio, fino ad un mese e mezzo fa capo politico del Movimento 5 Stelle.
Fonte: Repubblica, Il Corriere della Sera