Secondo le stime di due massimi esperti nel settore, il fisico Federico Ricci Tersenighi e l’infettivologo Massimo Galli, in Italia i casi di Coronavirus sarebbero almeno 1 milione.
Nonostante le rigide misure contenitive e l’obbligo a restare a casa, si stima che i casi di Coronavirus in Italia sarebbero almeno 1 milione. Questo – riferisce SkyTg24 – è quanto dichiarato dal professor Massimo Galli, infettivologo e primario dell’ospedale Sacco di Milano e dal professor Federico Ricci Tersenighi, fisico dell’Università La Sapienza di Roma. Galli ha ribadito che l’Italia non ha il tasso di letalità per Coronavirus più alto del mondo. Ma ha il denominatore più sballato del mondo in quanto la maggior parte dei casi è rimasto “sommerso”, ovvero non registrato. In molti infatti hanno avuto, o hanno, l’infezione virale in forma asintomatica o con sintomi molto lievi . In queste situazioni non è stato fatto il tampone. Tutti questi casi , per cui, non sono stati contati e per questa ragione il numero dei decessi, in relazione ai contagi ufficiali, appare così alto. Queste le parole del professor Massimo Galli: “E’ inutile dire che l’Italia ha il tasso di letalità più alto al mondo. In realtà ha il denominatore più sballato. Manca circa il 90% di chi ha l’infezione. Circa 1 milione l’ha incontrata”. Il virologo aveva lamentato questa situazione di errato conteggio già tempo fa. Infatti il professor Galli aveva puntato il dito sull’esiguità dei tamponi effettuati che, inevitabilmente, non permetteva di avere dati reali sul rapporto tra contagi e decessi legati al Coronavirus. in Italia.
E ora è ritornato con forza sull’argomento. Infatti – riporta Dire – durante un intervento ad Agorà, su Rai 3, il professor Galli ha sostenuto, senza mezzi termini, che a causa dei pochi tamponi la situazione è enormemente peggiorata. E anche la ripresa sarà molto più difficile. “Perché non si sono fatti i tamponi? Perché non c’era il potenziale e non c’è nemmeno ora il potenziale per fare i tamponi. Abbiamo moltiplicato fortemente ed in modo importante i letti di rianimazione, cosa sacrosanta, ma siamo stati incapaci, o qualcuno è stato incapace, di intervenire per moltiplicare le possibilità diagnostiche. Senza la moltiplicazione delle capacità diagnostiche anche la ripresa sarà estremamente difficile”.
Fonte: SkyTg24, Dire